LA STRADA PER EL DORADO

Valutazione
Accettabile-riserve, semplicistico
Tematica
Amicizia, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Don Paul, Eric Bergeron
Durata
90'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The road to El Dorado
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Hans Zimmer, John Powell

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Ted Elliott, Terry Rossio - Mus.: Hans Zimmer, John Powell (canzoni originali di Elton John e Tim Rice) - Dur.: 90' - Produz.: Bonne Radford, Brooke Breton per Dreamworks Pictures.

Soggetto

Spagna, 1519. Tulio e Miguel, due imbroglioni da quattro soldi, si trovano tra le mani la mappa che porta a El Dorado, la leggendaria città d'oro, e credono di aver trovato il cammino che li condurrà alla gloria e alla ricchezza. Rimasti imprigionati nel galeone del pirata Cortes, riescono fortunosamente a sbarcare e ad arrivare ad El Dorado. Qui sono proclamati Dei dal sacerdote Tzekel-Kan, che in realtà si serve del loro arrivo per strappare il controllo della città a Chief. Per riuscire a mettere le mani sull'oro, Tulio e Miguel devono servirsi dell'aiuto della bella Chel, che si muove tra l'uno e l'altro. Intanto i sacerdoti danno inizio all'era del giaguaro: chi non rispetta gli ordini viene punito. Tulio e Miguel tuttavia si rifiutano di infliggere le dure punizioni. Quando la loro falsa divinità viene smascherata, i due si accusano reciprocamente. Tulio e Chel, che si amano, vogliono andare via, mentre Miguel decide di rimanere. Quando si annuncia l'arrivo dell'esercito di Cortes, i due amici tornano a fianco. Con una coraggiosa azione, chiudono il passaggio che porta ad El Dorado e la salvano, anche se l'oro, che avevano caricato sulla loro imbarcazione, é andato perso.

Valutazione Pastorale

La produzione é della Dreamworks, la casa di Steven Spielberg, che certo non ha badato a spese : 95 milioni di dollari di budget e l'idea di rielaborare, con opportuni aggiustamenti, la storia di El Dorado, mitica città dell'oro. Partendo dai due protagonisti, la storia si muove sui binari dell'avventura, dando spazio di volta in volta ai temi dell'amicizia, del coraggio, dell'inganno, del lieto fine. Il disegno predilige una morfologia appuntita e angolosa, forse poco accattivante. Rimanendo inevitabile il riferimento ai classici cartoni di Disney, qui si notano grossolanità di immagini e figure un po' artefatte. Nei momenti in cui si parla di Dei e di religione, emerge una certa banalizzazione del sacro, mentre in altri passaggi si evidenzia qualche aridità di sentimenti e l'assenza di un autentica umanità. Dal punto di vista pastorale, al tono squisitamente avventuroso, che é positivo, vanno affiancate delle riserve, per i motivi sopra accennati. E nell'insieme il film non si discosta da un andamento semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con qualche attenzione per le fascie di minori cui viene proposto.

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