LA ZUPPA DEL DEMONIO

Valutazione
Consigliabile, Realistico, dibattiti *
Tematica
Lavoro, Politica-Società, Scienza, Storia
Genere
Documentario
Regia
Davide Ferrario
Durata
75'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Microcinema
Soggetto e Sceneggiatura
Davide Ferrario, Giorgio Mastrorocco da un'idea di Sergio Toffetti
Musiche
Fabio Barovero
Montaggio
Cristina Sardo

Orig.: Italia (2014) - Sogg.: da un'idea di Sergio Toffetti - Scenegg.: Davide Ferrario, Giorgio Mastrorocco - Fotogr.(Normale/b&N, colori). Mus.: Fabio Barovero - Montagg.: Cristina Sardo - Dur.: 75' - Produz.: Davide Ferrario, Francesca Bocca, Ladis Zanini per Rossofuoco con RAI Cinema.

Soggetto

L'idea di progresso ha accompagnato per gran parte del Novecento lo sviluppo industriale e tecnologico nazionale. Il documentario propone immagini tratti da filmati realizzati in un arco che parte da Torino 2011 e arriva alla crisi petrolifera del biennio 1973-1974.

Valutazione Pastorale

Davide Ferrario, autore che alterna con molta pertinenza cinema di finzione e documentari, si è posto di fronte al periodo che, almeno per un tratto, si è chiamato del "boom economico". Evitando commenti, interviste e giudizi di esperti, "abbiamo preferito -dice l'autore- usare i bellissimi materiali dell'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa di Ivrea, dove sono raccolti cento anni di documentari industriali di tutte le più importanti aziende italiane". Fin dal titolo (La zuppa del demonio)che è il termine usato da Dino Buzzati nel commento ad un documentario industriale del 1964, "Il pianeta d'acciaio", per descrivere le lavorazioni dell'alto forno. La scelta delle immagini e il loro montaggio in ordine cronologico ricostruiscono con esattezza il cammino percorso in un impasto di entusiasmo, euforia, voglia di futuro. Oggi ne esce un'occasione preziosa per riandare con la memoria al lavoro svolto con la fatica di tanti, e capire meglio quel qualcosa che a un certo punto non ha più funzionato e ha bloccato la crescita. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate come avvio alla riflessione sui temi che propone, anche con il supporto di altri contributi, interventi, testimonianze. Da proporre anche in contesti scolastici e educational.

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