L’ALBA DEI MORTI VIVENTI

Valutazione
Futile, crudezze
Tematica
Cinema nel cinema
Genere
Horror
Regia
Zack Snyder
Durata
100'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Dawn of the dead
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Tyler Bates
Montaggio
Niven Howie

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: James Gunn dal film "Zombie" di George A. Romero (1978) - Fotogr.(Scope/a colori): Matthew F. Leonetti - Mus.: Tyler Bates - Montagg.: Niven Howie - Dur.: 100' - Produz.: Richard P. Rubinstein, Marc Abraham, Eric Newman.

Interpreti e ruoli

Sarah Polley (Ana), Ving Rhames (Kenneth), Jake Weber (Michael), Mekhi Phifer (Andre), Ty Burrell (Steve), Michael Kelly (CJ), Kevin Zegers (Terry), Lindy Booth (Nicole)

Soggetto

Dopo una giornata di lavoro, l'infermiera Ana torna a casa dove l'aspetta il marito. Durante la notte Ana si sveglia all'improvviso: il marito è stato assalito da un bambino zombie. Terrorizzata, esce in strada e scopre che un esercito di zombie sta invadendo la città: invasati e affamati, questi morti viventi girano alla ricerca della carne dei sopravvissuti con cui sfamarsi. Un gruppo di superstiti riesce a chiudersi in un centro commerciale e qui si prepara a fronteggiare gli assalti dei 'mostri': c'é un poliziotto, c'é una coppia con la moglie incinta, ci sono altri tra cui il violento capo della sicurezza del centro. Dovendo fronteggiare anche i contrasti fra loro, il gruppo viene a trovarsi in una situazione via via sempre più delicata. Negli spostamenti o nei tentativi di affacciarsi fuori, alcuni vengono contaminati ed eliminati. Quando sembra profilarsi un momento favorevole, Ana e altri due escono, raggiungono un'imbarcazione, cercano di scappare via mare. Ma i contaminati arrivano e fanno nuove vittime.

Valutazione Pastorale

E' risaputo che il genere 'horror' ha avuto, dagli anni Cinquanta ad oggi, molte occasioni per offrire letture trasversali e quasi simboliche, riferentesi sopratutto alla minaccia del 'mostro', dell' 'altro', del 'diverso'. Anche nello "Zombi" di Romero erano presenti rinvii ai pericoli insiti in una quotidianità che guardava più all'oggetto di consumo che non alle esigenze del consumatore. In questo remake si fa fatica a trovare qualche appiglio di sostanza nel copione. Si sceglie cioè la prevalenza dello spettacolo il più 'splatter' possibile, con l'aiuto decisivo e invadente degli effetti speciali, lasciati a briglia sciolta e mai controllati in funzione di qualche effetto espressivo. Così la misura di possibili indizi di riferimento (l'individualismo esasperato e la necessità di fare 'gruppo' di fronte al pericolo; i morti 'dentro' che oggi condizionano gli altri) viene scavalcata e cancellata da un campionario di truculenze, forse inevitabile ma non per questo meno insistito e a lungo andare noioso. Al di là del prodotto di 'genere' alla fine resta ben poco e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile, e certamente segnato da crudezze. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con opportuna scelta per un pubblico meno impressionabile e comunque non per minori. Stessa attenzione é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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