L’ALBERO DELLA VITA – The Fountain

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Morte, New age
Genere
Drammatico-fantastico
Regia
Darren Aronofsky
Durata
96'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Fountain
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Clint Mansell
Montaggio
Jay Rabinowitz

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Darren Aronofsky, Ari Handel - Fotogr.(Panoramica/a colori): Matthew Libatique - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: Jay Rabinowitz - Dur.: 96' - Produz.: Eric Watson, Arnon Milchan, Iain Smith.

Interpreti e ruoli

Hugh Jackman (Tomas/Tommy/Tom Creo), Rachel Weisz (Isabel/Izzi Creo), Ellen Burstyn (dott.ssa Lilian Guzetti), Stephen McHattie (grande inquisitore Silecio), Mark Margolis (padre Avila), Sean Patrick Thomas (Antonio), Cliff Curtis. (capitano Ariel), Fernando Hernandez (signore di Xibalba), Donna Murphy (Betty), Ethan Suplee (Manny), Richard Mcmillan (Henry)

Soggetto

Nella Spagna del Sedicesimo secolo, il conquistador Tomas inizia la sua ricerca per trovare la Fontana della Giovinezza, che secondo una leggenda garantisce l'immortalità. Più avanti, si ritrova nei panni di uno scienziato contemporaneo, Tommy Creo, che sta lottando per cercare di salvare l'amata moglie Isabel dal cancro che la sta uccidendo. Spingendosi attraverso le profondità dello spazio come un astronauta del ventiseiesimo secolo, Tom crede di poter cominciare a fare luce sui misteri che per mille anni lo hanno inseguito. E' probabile che i Thomas di tutte le epoche (il guerriero, lo scienziato, l'esploratore) siano finalmente pronti ad accettare la vita, la morte, forse la vita eterna.

Valutazione Pastorale

Raccontarlo é già un'impresa non da poco. La confusione domina sovrana in questo pasticcio confuso e aggrovigliato, dove si riesce a capire solo che la morte è ritenuta un prezzo troppo grande da pagare di fronte all'amore trionfante e quindi bisogna fare in modo di vincerla e ottenere una vita senza fine. Se la morte esiste da una parte, vuol dire che un'altra vita continua da una parte opposta. Ossia un ciclo vitale ininterrotto. E così si procede filosofando alla meno peggio nelle pieghe di un racconto che vorrebbe essere un miscuglio tra 'Matrix' e un fumetto barocco, tra inconcludenti visioni metatemporali e agganci a passaggi di risaputa new age. Insomma una storia senza capo né coda, che, avendo almeno il pregio di non essere pedante o di avere tesi da dimostrare, può tenere salva la drammaticità, tuttavia anche qui un po' smielata, della storia d'amore contemporanea tra Creo e Isabel. Dal punto di vista pastorale il film, veramente scombinato, é da valutare come inconsistente e del tutto velleitario. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli e i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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