L’AMORE CHE NON MUORE

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti*
Tematica
Giustizia, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Patrice Leconte
Durata
107'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
La veuve de Saint-Pierre
Distribuzione
Key Films
Musiche
Pascal Estéve
Montaggio
Joelle Hache

Orig.: Francia (1999) - Sogg. e scenegg.: Claude Faraldo - Fotogr.(Scope/a colori): Eduardo Serra - Mus.: Pascal Estéve - Montagg.: Joelle Hache - Dur.: 107' - Produz.: Gilles Legrand, Frederic Brillion.

Interpreti e ruoli

Juliette Binoche (madame La), Daniel Auteuil (il capitano), Emir Kusturica (Neel), Michel Duchaussoy (Governatore), Philippe Magnan (giudice Venot), Christian Charmentant (commissario della Marina), Philippe du Janerand (capo dei doganieri), Catherine Lascault . (vedova Malvilain)

Soggetto

Nel 1850 a Saint-Pierre, piccola isola francese al largo del Canada,durante la notte un uomo viene selvaggiamente assassinato da due marinai ubriachi. Uno di questi, Neal, viene arrestato, processato e condannato a morte. Ci si accorge allora che sull'isola mancano sia il boia sia la ghigliottina,e l'esecuzione non può avvenire. Il governatorato francese promette di rimediare, ma i tempi si preannunciano lunghi, bisogna far arrivare lo strumento dalla Francia. Intanto Neal viene affidato alla custodia di Jean, il capitano delle guardie, e attende con rassegnazione il giorno fatale. Madame La, moglie del capitano, comincia ad interessarsi a lui, ne intuisce una nascosta bontà e cerca di riabilitarlo a tutti i costi di fronte alla popolazione. Convince il marito ad affidarlo alle sue cure, lo incarica di alcuni lavori e gli permette di circolare liberamente sull'isola. L'iniziativa é mal vista da tutti i notabili, che richiamano più volte il capitano al rispetto della disciplina. Jean resta sordo ai richiami e la popolazione comincia a simpatizzare con il condannato. Passano così alcuni mesi, arriva infine la ghigliottina, e un poveraccio con moglie e figlio viene quasi costretto a fare da boia. Convinto dall'atteggiamento di dolore della moglie, Jean si rifiuta di ordinare la condanna. Accusato di sedizione, viene destituito e si imbarca con la moglie per affrontare il Francia la Corte marziale. In posti diversi, Neal viene ghigliottinato e Jean fucilato. Madame La osserva attonita l'esecuzione del marito.

Valutazione Pastorale

Alla base c'é un episodio autentico registrato nelle cronache dell'isola di Saint- Pierre, dove ci fu un solo condannato a morte: sentenza che fu eseguita dopo molti mesi, quando la ghigliottina (detta la 'Vedova', da cui il titolo originale) arrivò dalla Francia, ma era fuori uso, con la lama arrugginita e il poveraccio fu finito con un colpo d'ascia. Lo sceneggiatore ha lavorato su questo spunto e ha costruito un copione, che Leconte ha messo in immagini con la consuetà abilità e intensità figurativa. Due percorsi attraversano la storia, spesso entrando in frizione tra loro, scontrandosi e confondendosi, ma sempre chiedendo lo spazio che meritano: da un lato il versante civile, quello che riguarda la vita di una comunità, il suo buono (o cattivo) andamento, e quindi i temi della giustizia, dell' entità della condanna, della pena di morte, del rapporto da tenere con chi comunque ha commesso una colpa; e dall'altro il versante sentimentale, forse ancora più intricato e irrisolvibile del precedente, perché Madame La si lega d'affetto a Neel e vuole salvarlo per amore e anche Jean ama la moglie a tal punto da volerla esaudire a costo della propria vita. I sentimenti lasciano il posto alla passione, e qui è bravo Leconte a storicizzare l'idea del melodramma di taglio Ottocentesco e insieme a tratteggiare con asciuttezza la valenza fuori tempo di atteggiamenti come l'amore, il sacrificio, il dolore. Denuncia sociale quindi e scavo psicologico interiore vanno di pari passo a comporre un racconto senz'altro di pregio. Dal punto di vista pastorale, gli argomenti, lo svolgimento sul piano visivo, le situazioni sono tutti aspetti che coinvolgono e stimolano alla riflesione. Il film pertanto è da valutare come accettabile, problematico nello svolgimento e da proporre per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare anche come occasione per parlare degli argomenti sopra esposti nel rapporto fra storia passata e attualità. Opportuna la presenza di genitori in visioni casalinghe per ragazzi.

Le altre valutazioni

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