Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: Kirk M.Petruccelli & Lloyd Levin e James V.Hart basato su Eidos Interactive - Scenegg.: Dean Georgaris - Fotogr.(Scope/a colori): David Tattersall - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 117' - Produz.: Lawrence Gordon, Lloyd Levin.
Interpreti e ruoli
Angelina Jolie (Lara Croft), Gerard Butler (Terry Sheridan), Noah Taylor (Bryce), Ciaran Hinds (Jonathan Reiss), Djimon Hounsou (Kosa), Til Schweiger (Sean), Christopher Barrie (Hillary), Simon Yam . (Chen Lo)
Soggetto
Lo scienziato Jonathan Reiss, già Premio Nobel, si è impegnato a fornire ad un gruppo di pericolosi personaggi internazionali il vaso di Pandora: strumento preliminare per esercitare il dominio sul mondo. Per arrivare a possederlo, bisogna prima impadronirsi di una sfera luminescente. E' proprio questa che Lara Croft ha già individuato al largo dell'isola di Santorini, in Grecia, in un antico tempio sotto il mare. Ora il governo di Sua Maestà britannica incarica formalmente Lara di difendere la sfera da possibili attacchi nemici. Per portare a termine l'incarico, Lara vuole accanto a sè Terry, già suo compagno, poi incarcerato. I due passano dalla Cina all'Africa, perdendo e riconquistando la sfera, prima di arrivare alle pendici del Kilimanjaro dove è nascosto il vaso. Qui però i mostri guardiani di ombre impediscono qualunque passaggio. Così lo scienziato perde la vita. Quando tutto sembra finito, Terry vuole rubare il vaso e scappare. Lara allora è costretta ad eliminarlo. La missione si conclude con successo. Le minacce sono finite e il vaso resta chiuso nella caverna sotterranea.
Valutazione Pastorale
Il secondo appuntamento con Lara Croft, sorta di sintesi al femminile tra James Bond e Indiana Jones, si risolve in una divertente avventura ora realistica (per gli 'esterni' autentici) ora decisamente fantastica (la sfera, il vaso, i mostri). La sintesi che ne deriva è quella di un prodotto più 'studiato' e 'pensato' rispetto al primo, con un uso di effetti speciali non troppo esagerato, e, curiosamente, con una ridotta colonna sonora. Il ritmo é a metà tra fumetto e videogame, i personaggi restano poco approfonditi ma non ne risentono: il tono è scoperto, senza messaggi nè seconde letture. Ambientazione efficace, ritmo rocambolesco, qualche gracilità narrativa. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e del tutto semplice. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre anche in occasioni di passatempo come prodotto spettacolare e di rapido consumo.