LARA CROFT: TOMB RAIDER

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Storia
Genere
Azione
Regia
Simon West
Durata
100'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Lara Croft: tomb raider
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Patrick Massett, John Zinman Sara B.Cooper, Mike Werb, Michael Colleary basato sul gioco Eidos Interactive creato da Core Design e con l'adattamento di Simon West
Musiche
Graeme Revell
Montaggio
Dallas S.Puett, Glenn Scantlebury

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: Sara B.Cooper, Mike Werb, Michael Colleary basato sul gioco Eidos Interactive creato da Core Design e con l'adattamento di Simon West - Scenegg.: Patrick Massett, John Zinman - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Menzies jr. - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Dallas S.Puett, Glenn Scantlebury - Dur.: 100' - Produz.: Lawrence Gordon, Lloyd Levin, Colin Wilson.

Interpreti e ruoli

Angelina Jolie (Lara Croft), Jon Voigt (lord Croft), Iain Glen (Manfred Powell), Noah Taylor (Bryce), Daniel Craig (Alex West), Chris Barrie (Hillary), Richard Johnson (maggiordomo), Julian Rhind-Tutt . (mr.Pimms)

Soggetto

Bella e ricca, Lara Croft ha studiato nei più importanti college ed è esperta di ogni tipo di armi, ma la sua conoscenza più vasta é nel campo dell'archeologia, tramandatale dall'amato padre, lord Henshhingly Croft, morto nel tentativo di far fallire i piani della setta degli Illuminati. Nel momento in cui tutti i pianeti si allineeranno col sole, cosa che accade ogni cinquemila anni, la setta, capitanata dal malvagio Manfred Powell, potrà riavere il triangolo di metallo magico che dà il potere totale. Molti anni prima, grazie a quell'oggetto, la Gente della Luce aveva creato la civiltà. Un esercito tentò di impossessarsene, ma fu sconfitto in un sol colpo dall'Alto Sacerdote che lo custodiva, e capì così che il triangolo era troppo potente per appartenere ad alcuno. Ordinò a dei fabbri di spezzarlo e di nascondere le due parti nei più remoti angoli della Terra. I fabbri eseguirono l'ordine, ma crearono anche l'Occhio Onniveggente, che poteva permettere alle generazioni future di scoprire i nascondigli. E' proprio quest'occhio l'eredità di Lord Croft alla figlia. La ragazza si reca all'antica tomba della Luce Danzante in Cambogia e al Tempio delle Diecimila Ombre in Siberia e recupera le due parti del triangolo per distruggerle, secondo le istruzioni del padre in una sua lettera postuma. Manfred, per impedirglielo, le dice che con il triangolo può andare indietro nel tempo e riportare in vita il padre. Presa da nostalgia, Lara segue il consiglio, ma nell'incontro tra i due il saggio lord Croft la bacia sulla fronte e le fà capire che è giusto non cambiare il corso delle cose. L'archeologa torna al presente, sconfigge Powell e distrugge il potente amuleto.

Valutazione Pastorale

Si tratta della trasposizione filmica del famoso videogioco che ha trasformato la Lara Croft virtuale in una vera e propria star, con anagrafe, residenza e presenza nel mondo dei media, dalla canzone di Finardi alla copertina del settimanale Time. Nell'immaginario collettivo oggi dominato dall'informatica, la sua può apparire una sorta di umanizzazione/femminilizzazione dell'ostico mondo digitale. Il film però sfrutta solo le briciole del suo potenziale. La struttura del racconto richiama in modo pedissequo quella del videogame, dove ogni livello si gioca su scenografie esotiche diverse: simile ad una Indiana Jones in gonnella, Angelina Jolie passa dalla 'palestra' casalinga stile Egitto alla Cambogia alla Siberia. La sceneggiatura non si preoccupa di drammatizzare questi passaggi e si limita a mettere insieme una scena d'azione dopo l'altra, neanche tanto originali e nelle quali il regista si muove con molta confusione. Ne derivano così alcune ingenuità: non si capisce perché Lara, in possesso di una metà del triangolo magico, non lo distrugga subito. Forse per curiosità, divertimento, o, dal momento che permette di dominare il tempo, per poter rivedere il defunto padre?. Motivazioni che il film non si preoccupa di indagare, preferendo vivere di rendita sul fascino mitico/commerciale del personaggio. Proprio l'affetto paterno però risulta essere il filo rosso che guida Lara nella vita e in tutte le sue azioni. Il ricongiungimento dei due pezzi del triangolo potrebbe richiamare il concetto di 'simbolo' nella sua etimologia (syn+ballein: mettere insieme), perché consente a Lara l'incontro virtuale col genitore perduto, dandole la certezza di un amore sempre presente. Nell'insieme, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare positivamente, sia per la presenza della figura del padre-guida, sia per la lotta contro il male, peraltro condotta senza alcuna violenza. Certo tutto è presentato in modo alquanto affrettato, prevale, come si diceva, l'azione, e il tono prevalente è quello semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film é uno spettacolo visivamente accattivamente, da utilizzare in programmazione ordinaria in un'ottica di puro svago. Da proporre per trattare il rapporto tra cinema e nuove tecnologie (videogame, giochi interattivi, effetti digitali...).

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