Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Lisa Cholodenko - Fotogr.(Normale/a colori): Wally Pfister - Mus.: Craig Wechen, Mark Linkus - Montagg.: Amy E.Duddlestone - Dur.: 103' - Produz.: Susan A.Stover, Jeffrey Levy Hinte.
Interpreti e ruoli
Frances McDormand (Jane), Kate Beckinsale (Alex), Christian Bale (Sam), Natasha McElhone (Sarah), Alessandro Nivola (Ian)
Soggetto
Sam, neolaureato in neuropsichiatria, e la fidanzata Alex, a sua volta impegnata con la tesi, arrivano a Los Angeles nella casa della mamma di lui, Jane. I due vorrebbero passare un periodo tutto dedicato rispettivamente all'inizio della professione e al completamento degli studi, ma questo programma si rivela ben presto di difficile realizzazione. Jane infatti, che fa la produttrice discografica e ha il laboratorio di incisione a fianco della casa, ospita sempre molte persone, tra le quali Ian, cantante, più giovane di lei di quindici anni e suo attuale compagno. Dopo gli sbandamenti iniziali, approfittando del fatto che Sam ha perso lavoro nell'ospedale locale, Alex comincia a frequentare il gruppo. Di sera, in piscina, Ian la invita ad unirsi a loro due. Alex scambia effusioni con Ian e subito dopo anche con Jane. Nel frattempo in ospedale Sam ha conosciuto la collega Sara. A lei Sam tenta all'inizio di resistere ma poi cede ad un rapporto. Tempo dopo, Sam arriva inatteso alla festa per la fine dell'incisione e in una stanza d'albergo trova insieme Jane, Ian e Alex. Grande sfuriata e minaccia di andare via. Il giorno dopo però Alex chiede scusa a Ian per il suo comportamento. E Sam riceve una telefonata di Sara. Poi si immerge sottacqua.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un storia di bassissimo livello che riesce a mettere insieme e a rendere ancora più trita e insopportabile una serie di stereotipi sulla cosiddetta cultura della trasgressione originata in America dalla fine degli anni Sessanta. Ripetizione stanca e avvilente di clichè abusati, la vicenda accumula situazioni del tutto prevedibili sulla base di una acritica tesi di fondo che suona: per essere veri bisogna fare così, e così, e così. Altrimenti si è minorati, non si è vissuto, non si è nessuno. Il reperto diventa insistente e stantio, mai in grado di creare coinvolgimento su qualche tematica, essendo prevalente l'esibizionismo fine a se stesso. Incredibile che in questo pastrocchio siano finiti attori e attrici che si ricordano per titoli di maggiore impegno. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come del tutto inaccettabile, e nell'insieme immorale. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.