LE RAGAZZE DEL COYOTE UGLY

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Donna, Giovani
Genere
Commedia
Regia
David McNally
Durata
101'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Coyote Ugly
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Gina Wendkos e Jeff Nathanson Gina Wendkos
Musiche
Trevor Horn
Montaggio
William Goldenberg

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: Gina Wendkos - Scenegg.: Gina Wendkos e Jeff Nathanson - Fotogr.(Scope/a colori): Amir Mokri - Mus.: Trevor Horn - Montagg.: William Goldenberg - Dur.: 101' - Produz.: Jerry Bruckheimer, Chad Oman.

Interpreti e ruoli

Piper Perabo (Violet Sanford), Adam Garcia (Kevin O'Donnell), John Goodman (Bill Sanford), Maria Bello (Lil), Izabella Miko (Cammie), Tyra Banks (Zoe), Bridget Moynahan (Rachel), Melanie Lynskey (Gloria), Del Pentecost (Lou), Michael Weston (Danny), LeAnn Rimes . (se stessa)

Soggetto

Quando la ventunenne Violet decide di lasciare la periferia di New York, dove abita con il padre Bill,e di trasferirsi a Manhattan per realizzare il sogno di fare l'autrice di canzoni, il suo impatto con la metropoli si mostra subito difficile. Mentre continua a scrivere brani, fa il giro di case discografiche e produttori e intanto cerca un lavoro per pagarsi l'affitto. Prova anche a cantare, ma la paura del palcoscenico la paralizza. Dopo lunghe ricerche, Violet trova finalmente lavoro come barista al "Coyote Ugly", un locale dove Lil, proprietaria dal carattere di ferro, dirige un gruppo di bariste disinibite e spregiudicate che intrattengono il più possibile i numerosi avventori. Trascinata dall'atmosfera sfrenata del locale, Violet riesce finalmente a superare la paura e, grazie alla sua voce vellutata e al suo modo di proporsi, finisce per diventare la principale attrazione del bar. Inebriata dal successo, Violet perde di vista tutto il resto, soprattutto il rispetto del padre, arrivato all'improvviso a vedere le sue esibizioni. Osservando la delusione del genitore, Violet capisce di aver intrapreso la strada sbagliata. Lascia allora il Coyote Ugly per fare ritorno in provincia a rimanere accanto al padre, senza tuttavia rinunciare al sogno di scrivere canzoni famose.

Valutazione Pastorale

Il racconto é simile a tanti altri, visti mille volte, tutto sommato di estrema semplicità e prevedibilità: la favola della giovane che dalla provincia sogna di arrivare al successo nella metropoli, prova, ottiene alcuni risultati ma poi si arrende difronte agli ostacoli e ai compromessi da accettare. Ritorno in famiglia e fine. Un canovaccio che attraversa molta parte del cinema americano e che si tratta solo di aggiornare secondo le mode e le abitudini del momento. Ecco dunque un locale improntato al divertimento sfrenato e stordente, dove l'unico obiettivo é vendere il più possibile; ecco una colonna sonora abbondante con brani melodici e rock certo piacevoli da ascoltare; ecco tutta la gamma dei sentimenti tipici della gioventù odierna solo accennati e mai approfonditi. Una commedia dunque che si muove tra qualche provocazione e molto neoromanticismo anno Duemila. Dal punto di vista pastorale, il ritrattino della protagonista oscilla tra alti e bassi verso un finale accomodante e anche l'atmosfera del locale é osservata senza compiacimenti. Film da valutare come discutibile, segnalandone alcune scabrosità nelle sequenze all'interno del locale. UTILIZZAZIONE: il film si rivolge ad un pubblico soprattutto giovanile. La proposta va portata con qualche cautela, magari con opportuni contributi di supporto.

Le altre valutazioni

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