LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKU

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti *
Tematica
Aborto, Anziani, Cibo, Morte
Genere
Drammatico
Regia
Naomi Kawase
Durata
113'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Francia, Germania, Giappone
Titolo Originale
An
Distribuzione
Cinema di Valerio De Paolis
Soggetto e Sceneggiatura
Naomi Kawase tratto dal romanzo di Durian Sukegawa
Montaggio
Tina Baz

Orig.: Germania/Giappone/Francia (2015) - Sogg.: tratto dal romanzo di Durian Sukegawa - Scenegg.: Naomi Kawase - Fotogr.(Panoramica/a colori): Shigeki Akiyama - Mus.. David Hadjadi - Montagg.: Tina Baz - Dur.: 113' - Produz.: Masa Sawada.

Interpreti e ruoli

Kirin Kiki (Toku), Masatoshi Nagase (Sentaro), Kyara Uchida (Wakana), Miyoko Asada (proprietaria della panetteria Dorayaki), Etsuko Ichihara (Yoshiko), Miki Mizuno (madre di Wakana), Taiga Komizu (Yohei), Wakato Kanematsu . (Wakato)

Soggetto

A Sentaro, che gestisce una piccola panetteria dove serve i "dorayaki", dolci ripieni di 'an', salsa di fagioli rossi, si presenta Toku, anziana signora che chiede di poter lavorare lì. Dopo qualche incertezza Sentaro accetta: da un lato la donna si trascina un antico dolore alle mani, dall'altro tutti dicono che la salsa fatta da lei è la migliore di tutte...

Valutazione Pastorale

Si entra in una storia giapponese e sembra di aver cambiato mondo. Tutto assume altri contorni: gesti, atteggiamenti, forme di socializzazione. E poi il cibo, che forse rappresenta invece un punto di incontro. Le frittelle di 'dorayaki' ottengono successo e creano momenti di pace e di serenità. Così fa Toku, che esprime saggezza e infonde grazia. Naomi Kawase predilige una regià intimista. Sentaro ha molti problemi ma la pacata gentilezza dell'anziana ne attutisce il dolore. Toku diventa a poco a poco il prototipo esemplare di una vita che non finisce ma si prepara a vivere di nuovo, avendo lasciato agli altri eredità preziose e generose. Una filosofia esistenziale che gioca sull'interiorità, sulla riflessione, sulla ricerca di equilibrio tra il trascorrere del tempo e il valore della memoria. Approccio nuovo e prezioso su argomenti 'seri' per un film che, dal punto di vista pastorale è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in situazioni mirate per un pubblico curioso di situazioni meno stereotipate e in grado di offrire inediti approcci di riflessione.

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