LE VIE DELLA VIOLENZA

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Christopher McQuarrie
Durata
120'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The way of the gun
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Joe Kraemer
Montaggio
Stephen Semel

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Christopher McQuarrie - Fotogr.(Panoramica/a colori): Dick Pope - Mus.: Joe Kraemer - Montagg.: Stephen Semel - Dur.: 120' - Produz.: Kenneth Kokin - IN ATTESA DEL VISTO DI CENSURA.

Interpreti e ruoli

Ryan Philippe (Parker), Benicio Del Toro (Longbaugh), Juliette Lewis (Robin), Scott Wilson (Hale Chidduck), Kristin Lehman (Francesca Chidduck), Taye Diggs (Jeffers), Nicky Katt (Obecks), James Caan (Sarno), Geoffrey Lewis (Abner), Dylan Kussman . (Allen Painter)

Soggetto

Parker e Longbaugh, due giovani sbandati che vivono di furti, rapine e altri espedienti, ascoltano per caso una conversazione telefonica che offre loro una ghiotta occasione: si tratta di sequestrare una giovane donna che sta portando a termine una gravidanza per conto di una ricca coppia del sud-ovest, chiedere e ottenere un cospicuo riscatto. Sembra una cosa da niente, ma la fretta è cattiva consigliera. Robin, la ragazza, viene rapita, uccidendo però due guardie del corpo e, soprattutto, il pagamento del riscatto richiesto non può avvenire: dietro l'aspetto dell'uomo d'affari, Chidduck é in realtà un bancarottiere coinvolto nel riciclaggio di denaro sporco di altri personaggi che restano nell'ombra. Così a Chidduck non resta che sguinzagliare sicari per eliminare i due rapitori. Ma anche altri si pongono lo stesso obiettivo: le altre due guardie del corpo Jeffers e Obecks; Sarno, anziano ed esperto mediatore di crimini con il suo braccio destro Abner; Allen Painter, medico di Robin e figlio di Chidduck. In un continuo succedersi di sotterfugi e doppi giochi, i due rapitori portano in giro in macchina Robin, che accusa sempre di più i dolori per il parto imminente. Tra il motel e il bar di un paesino messicano subito dopo il confine, si consuma l'atto finale. Dopo l'uccisione delle due guardie del corpo, di Abner, di alcuni poliziotti messicani e dopo una sparatoria senza esclusione di colpi, Sarno ferisce a morte i due ragazzi. Il bambino nasce, é in realtà figlio di Robin e di Allen, ma nessuno lo saprà mai. Un'ambulanza lo porta via. Intanto nella casa dei coniugi Chidduck, Francesca annuncia al marito: "Sono incinta".

Valutazione Pastorale

Il film d'esordio dello sceneggiatore McQuarrie, che vinse il premio Oscar per "I soliti sospetti", si risolve in una interminabile sequela di violenze e di efferatezze, nel succedersi senza sosta di uccisioni premeditate e volute, all'insegna dell'eliminazione fisica dell'altro come unica, possibile soluzione ai problemi. Funzionano malissimo, e sono anzi artificiosi e stucchevoli, gli inserimenti di alcuni passaggi, con i quali lo scrittore-regista vorrebbe recuperare atmosfere di qualche spessore metafisico e toni riferiti ad una qualche 'maledizione esistenziale': quando Parker dice: 'Non siamo venuti per farci assolvere. Non abbiamo chiesto di essere redenti'. Non bastano a cambiare la faccia di una storia che mette in mostra l'illegalità e l'uso delle armi come unici motori di vita e di morte quotidiane. Anche il modo di porsi nei confronti della maternità di Robin procede sempre all'insegna degli eccessi e della crudeltà. Un panorama senza vie d'uscita, ma soprattutto compiaciuto e insisitito. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e nell'insieme negativo. UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Attenzione da porre per i minori, in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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