LEGAME MORTALE *

Valutazione
Discutibile, Problematico, Dibattiti
Tematica
Famiglia
Genere
Drammatico
Regia
Wesley Strick
Durata
93'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE TIE THAT BINDS
Distribuzione
I.I.F.
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Auerbach
Musiche
Grae
Montaggio
Michael Knue

Sogg. e Scenegg.: Michael Auerbach - Fotogr.: (panoramica/ a colori) Bobby Bukowsky - Mus.: Grae-me Revel - Montagg.: Michael Knue - Dur.: 93' - Produz.: David Madden, Patrick Markey

Interpreti e ruoli

Vincent Spano (Russell Clifton), Moira Kelley (Dana Clifton), Darryl Hannah (Leann Netherwood), Keith Carradine (John Netherwood), Julia Devin (Janie), Cynda Williams, Bruce A. Young, Ned Vaughn, Jenny Gago

Soggetto

Russell e Dana Clifton sono una coppia esemplare con una vita apparentemente perfetta: manca loro, però, un figlio con cui condividere affetto. Recatisi presso un'agenzia specializzata in adozioni, fermano la loro attenzione sulla piccola, introversa e simpatica Janie. I genitori di costei, John e Leann Netherwood, sono due criminali pericolosi e sbandati che, dopo un tentativo di furto, erano fuggiti lasciando la piccola di sei anni in uno scantinato. Russell e Dana accompagnano in casa loro la bimba ed ini-ziano una paziente ed affettuosa serie di "trattamenti psicologici" per sbloc-care la bimba, chiusa nel suo muto e inaccessibile mondo di ricordi traumati-ci. La paziente dedizione dei due giovani sposi, dopo un alternarsi di delusio-ni e speranze sembra approdare a dei risultati concreti: la bimba, superata la diffidenza iniziale, pur soffrendo di ricorrenti incubi e di penosi ricordi del passato che riaffiorano, sorride, ascolta la musica, gioca, parla. Trascorso del tempo mentre nel giardino comunale Janie si intrattiene con altri bimbi, improvvisamente le compare davanti la madre, quella naturale. Costei appro-fittando dello sgomento della bimba tenta di condurla via, ma deve desistere dinanzi all'intervento di Dana che, allarmata, dopo aver scoperto sul computer della Polizia la scheda con le informazioni sui genitori della bimba (cri-minale lei e paranoico lui) è corsa nel giardino comunale. L'apparizione dei veri genitori e la consapevolezza delle loro intenzioni turba profondamente la riacquistata serenità di Janie e preoccupa la sua nuova famiglia. Dal canto loro i veri genitori, gente dalle maniere dure ed abituati ad ogni rischio, non intendono fermarsi dinanzi a nulla. La situazione precipita quando dopo inu-tili fughe Russell, Dana e la piccola Janie vengono scoperti e bloccati nella casa che Russell si stava costruendo. Dinanzi al tentativo del folle John che, ucciso il poliziotto di guardia vuole impiccare e bruciare vivi i due malcapi-tati sposi, la piccola Janie (fuggita nel bosco ma raggiunta dal padre) riesce a colpirlo con un coltello.

Valutazione Pastorale

Il film affronta il delicato ed attualissimo problema dell'adozione in modo maldestro e rischioso. Troppi gli interrogativi che emergono dalla vicenda che assume i ritmi del thriller e non sa dare risposte. Prevalgono le scene di una certa esibizione di violenza ed il messaggio che emerge dall'insieme è problematico. La bimba viene contesa dai genitori naturali più per afferrare un diritto di "possesso" (ancorato a legami di san-gue) che per affetto. In tutto il racconto, dai toni forti, anche nei contrappunti pseudo-religiosi non emerge una chiara presa di coscienza del vero problema poiché l'analisi a volte è superficiale. Scene e situazioni motivano il giudi-zio.

Le altre valutazioni

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