L’ERA GLACIALE

Valutazione
Raccomandabile, poetico**
Tematica
Amicizia, Animali, Ecologia, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Chris Wedge
Durata
81'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Ice age
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Ackerman, Michael Berg, Michael J.Wilson Michael J.Wilson
Musiche
David Newman
Montaggio
John Carnochan

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: Michael J.Wilson - Scenegg.: Peter Ackerman, Michael Berg, Michael J.Wilson - Mus.: David Newman - Montagg.: John Carnochan - Dur.: 81' - Produz.: Lori Forte.

Soggetto

In fuga da una imminente, terribile glaciazione, tutti i più imponenti gruppi di animali cominciano a dirigersi verso sud. Uno strano branco si riunisce in questa circostanza. Ne fanno parte il mammut Manfred, grosso e minaccioso ma di buon cuore; Sid, un bradipo scattante ed estroverso; Diego, una tigre dai lunghi denti ricurvi a sciabola. Ora vicino ora lontano da loro si agita Scrat, uno scoiattolo un po' iperteso che ha da portare a termine un compito improbo: seppellire una ghianda che però non vuole saperne e anzi provoca spaventose erosioni del terreno. Per strane coincidenze, i primi tre si trovano ad entrare in possesso di un cucciolo d'uomo, ossia di un bambino. Il loro obiettivo è restituirlo ai genitori, ma infinite difficoltà cominciano a frapporsi a questo obiettivo. Quando la tigre dice di conoscere una scorciatoia, tutti accettano di seguirla. All'improvviso però la terra esplode, si apre ed esce un fiume di lava. Manfred salva Diego che sta per precipitare ma cade a sua volta nelle fiamme e torna quando ormai era stato dato per morto. Diego ormai non più tenere nascoste le sue vere intenzioni: per ingraziarsi il capo delle tigri, sta portando tutti verso un'imboscata, dove gli altri saranno facile preda degli sbranatori. Diego ha un rimorso, si scontra con le tigri, e il pericolo viene scongiurato. Nella lotta Diego muore. Il bambino viene infine restituito al padre. Manfred e Sid si apprestano a ripartire per il sud, quando riappare anche Diego. Sid felicisssimo lo accoglie con entusiasmo, e i tre si rimettono in cammino. Ventimila anni dopo, ecco Scrat ancora impegnato a lottare per nascondere la ghianda.

Valutazione Pastorale

Si può ormai dire che il cartone animato in stile 'Walt Disney' appartiene al passato, alla storia di questo genere cinematografico. La definizione corretta è ora "pellicola d'animazione digitale', ossia realizzata con tutti quei sistemi individuabili come nuove tecnologie, dal computer alla rielaborazioni tridimensionali. Uguale resta però la scommessa: quella di dare alle infinite possibilità del mezzo un contenuto motivato e coinvolgente. Come già in Disney, anche qui gli animali parlano, ma la novità è che parlano solo loro: i pochi umani che incontrano non hanno ancora raggiunto una stadio tale di evoluzione che permetta loro l'uso della parola. Risalta subito quindi il tema della comunicazione, ed è solo una delle molte suggestioni che il copione riserva, a conferma di una stimolante ricchezza di tematiche. E' una favola, il viaggio dei protagonisti: lungo la quale però si snodano fatti e azioni che li interpellano, li mettono di fronte a scelte, a decisioni da prendere. E insieme a loro anche lo spettatore partecipa al dipanarsi di un composito scacchiere esistenziale: dalla solitudine di Sid (l'emarginazione di tante solitudini) alla 'diversità' che si crea in un gruppo, dal superamento delle 'differenze' alla convinzione che è possibile vivere senza essere belve, dal rispetto reciproco all'invito a non alterare gli equilibri naturali del territorio. Un viaggio nella natura dunque, ma anche dentro una storia evolutiva che non é stata affatto indolore e che ha visto animali in forme più avanzate cedere il passo alla crescita dell'essere umano. Un grande rispetto traspare alla fine sia per il mondo animale che per la specie umana, per le fatiche sopportare da entrambi, e per un'età infantile fatta di entusiasmi al contrario di quella adulta segnata da non poche diffidenze. Densa di spunti la storia, delicati e di pregevole fattura il disegno, le musiche, la realizzazione. Esplorando un'ampia gamma di sentimenti, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come raccomandabile,e poetico nella sua dimensione più immediata. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con coinvolgimento di piccoli e grandi. Da recuperare sotto il profilo pedagogico, in occasioni scolastiche, educative ma anche di pregevole passatempo.

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