L’ESTATE DEL MIO PRIMO BACIO

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Adolescenza, Famiglia - genitori figli
Genere
Commedia
Regia
Carlo Virzì
Durata
85'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Francesco Bruni, Teresa Ciabatti, Carlo Virzì, Paolo Virzì tratto dal romanzo "Adelmo torna da me" di Teresa Ciabatti
Musiche
Carlo Virzì
Montaggio
Fabrizio Rossetti

Orig.: Italia (2005) - Sogg.: tratto dal romanzo "Adelmo torna da me" di Teresa Ciabatti - Scenegg.: Francesco Bruni, Teresa Ciabatti, Carlo Virzì, Paolo Virzì - Fotogr.(Panoramica/a colori): Blasco Giurato, Claudio Sabatini - Mus.: Carlo Virzì - Montagg.: Fabrizio Rossetti - Dur.: 85' - Produz.: Cattleya in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Laura Morante (Giovanna Randone), Gabriela Belisario (Camilla Randone), Iacopo Petrini (Adelmo Franci), Andrea Renzi (Agostino Randone), Gigio Alberti (Raimondo Florinelli Nardi), Paola Tiziana Cruciani (Rita Franci), Raffaella Lebboroni (Lidia Florinelli Nardi), Daniela Carrozzi (Maddalena), Regina Orioli (Delfina), Neri Marcorè (Aurelio Sabatini), Martina Taschetta (Lavinia Florinelli Nardi)

Soggetto

Estate 1987. La tredicenne arriva con la mamma Francesca nella villa di famiglia all'Argentario. Il padre Agostino, rimasto a Roma, inventa sempre nuove scuse pur di restare con un'amica e ritardare la partenza. Appena messo piede in casa, Camilla decide che in quell'estate lei darà il primo bacio della sua vita ad un ragazzo bello e gentile. Facile a dirsi, difficile da fsrsi. Dopo qualche delusione, a Camilla non resta che farsi notare da Adelmo, il ragazzo mandato per pulire la piscina. Ma l'estate passa e, tra equivoci, contraddizioni, incertezze,confusione, arriva il momento per Camilla di tornare a Roma. E il primo bacio non è arrivato...

Valutazione Pastorale

Fratello maggiore del più noto Paolo e finora affermatosi soprattutto come musicista, Carlo Virzì esordisce dietro la m.d.p., partendo da un romanzo di Teresa Ciabatti intitolato "Adelmo torna da me". Le cornici mescolano, in senso ampio, le suggestioni dei vari 'sapori di mare' (girati negli anni '80 ma ambientati nei '60) con il recente "Notte prima degli esami", che ha rilanciato un decennio ( quello appunto degli '80) fino a poco fa vituperato e ora all'improvviso molto rivalutato. Sorretto da una parte iniziale abbastanza fresca e azzeccata nel disegno dei vari personaggi, il racconto comincia poi a girare su se stesso, si involve, e accusa il peso di voler diventare sentenzioso. L'intenzione, troppo scoperta, di costruire un ritratto sociologico dei protagonisti, mettendoli in fila (ricchi, poveri, medici progressisti. mamme svanite, mariti biechi traditori) fa perdere vivacità e tutto diventa schematico e meno interessante. C'è sincerità in Camilla, ma non c'é autenticità generazionale. Girato comunque con attenzione, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come proposta nell'ambito di un cinema italiano che indaga sui passaggi generazionali.

Le altre valutazioni

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