LIBERAMI

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Libertà, Malattia, Tematiche religiose
Genere
Documentario
Regia
Federica Di Giacomo
Durata
89'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
I wonder pictures
Musiche
brani di repertorio
Montaggio
Aline Hervé, Edoardo Morabito

Orig.: Italia/Francia (2016) - Sogg. e scenegg.: Federica Di Giacomo, Andrea Zvetkov Sanguigni - Fotogr.(Panoramica/a colori): Greta Di Lazzaris, Carlo Sisalli - Mus.: brani di repertorio - Montagg.: Aline Hervé, Edoardo Morabito - Dur.: 89' - Produz.: Francesco Virga.

Soggetto

In Sicilia, oggi, padre Cataldo è un sacerdote che si dedica da molto tempo all'esorcismo. Si tratta di una pratica in forte crescita che coinvolge persone di varia e differente estrazione ...

Valutazione Pastorale

Siamo nel Terzo Millennio, viviamo in un presente in un futuro ad alto tasso tecnologico eppure rimangono intorno a noi molte zone nelle quali la quotidianità fa paura, gli equilibri personali sono instabili e si fa ricorso a pratiche finalizzate a scacciare il male da noi stessi. La Sicilia è la regione che offre la presenza di 20 esorcisti, all'avanguardia insieme alla Lombardia. "All'avanguardia" forse non è il termine esatto, perché si tratta di occasioni nelle quali l'individuo combatte con se stesso e con i propri fantasmi una lotta fatta di ribellione e di sottomissione. Padre Cataldo, un veterano esorcista seguito e apprezzato, a cadenza settimanale si incontra con Gloria, Enrico, Anna, Giulia. Uomini e donne che soffrono qualche carenza psichica e si affidano a lui per recuperare la tranquillità. Gli incontri sono di vario tenore, più volte affidati a rabbia, sconforto, rassegnazione. I 'pazienti' (se così possiamo chiamarli) sono persone che sembrano 'normali' con improvvise esplosioni di cedimento sulla sicurezza e sulla tranquillità. Ma che cosa corrode la mente di costoro? L'incertezza, l'inquietudine, paure vaganti tra assenza e straniamento. Padre Cataldo assedia i suoi assistiti con vigore e talvolta con durezza, duro e deciso mette insieme i privi di sicurezza con la parola di conforto e di sicurezza. Impressiona il disarmo e l'abbandono di queste persone, che si sentono sole e abbandonate e cercano un appiglio di amore e di conforto. Padre Cataldo si muove, si può dire, tra passato e futuro, in una sorta di scappatoia nelle quale la ragione si confronta con l'irrazionale e si affida alla fede e al mistero. Nel finale, viene mostrato un momento di un convegno di preti esorcisti in corso all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma: istituito anche per far fronte alla continua richiesta di aiuti nel mondo. La regista, laureata in Antropologia a Firenze, era partita per 'fare un film sulle ossessioni in tempo di crisi, una sorta di viaggio tra le dipendenze mentali'. Il nodo centrale continua a muoversi sulla linea di confine tra follia e alienazione, una dimensione nella quale la religione risuona non sempre alta o con logica superiore. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare per occasioni mirate, come proposta di argomento a metà tra documento e finzione, eppure capace di suscitare ampi interrogativi e aprire molte riflessioni.

Le altre valutazioni

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