LIBERTY STANDS STILL

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Giustizia, Libertà, Politica-Società, Potere
Genere
Drammatico
Regia
Karl Skogland
Durata
94'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Liberty stands still
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Michael Convertino
Montaggio
Jim Munro

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Karl Skogland - Fotogr.(Normale/a colori): Denis Maloney - Mus.: Michael Convertino - Montagg.: Jim Munro - Dur.: 94' - Produz.: Gary Pearl.

Interpreti e ruoli

Linda Fiorentino (Liberty Wallace), Wesley Snipes (Joe), Oliver Platt (Victor Wallace), Martin Cummins . (Russell)

Soggetto

Figlia e moglie di trafficanti d'armi, anche lei affarista senza scrupoli, Liberty Wallace arriva a Los Angeles per recarsi nel teatro dove va in scena il suo amante. Non riesca però ad entrare, perché da una finestra del palazzo di fronte riceve una inattesa telefonata. Un misterioso individuo, che dice di chiamarsi Joe, la informa che la tiene sottotiro e la costringe a farsi legare ad un carretto di hot dog dove lui ha sistemato una bomba collegata al suo cellulare. L'ordigno esploderà alla fine della batteria. Solo più tardi Liberty riesce a sapere che Joe vuole vendicarsi per la morte della figlia, uccisa con un'arma costruita nella fabbrica di famiglia di lei. Messa alle strette, Liberty comincia a confessare la corruzione del marito e quella sua. Joe rivela di essere stato agente segreto al servizio della CIA in Colombia, quando la figlia fu uccisa. Quando arriva Victor, marito di Liberty, Joe gli ricorda di avergli salvato la vita. Joe spara a Victor. Liberty per strada riesce a liberarsi e a scappare. Joe si spara e muore.

Valutazione Pastorale

Il copione potrebbe quasi essere definito un compendio dei numerosi temi che affollano, quale più quale meno, il cinema americano. Il ruolo dell'America nel mondo, l'importanza della Costituzione, il Vietnam, la difesa degli ideali di patria, i valori: argomenti magari un po' abusati ma che in questo caso il taglio del racconto riesce a rendere nuovamente vivaci e interessanti. Due soli personaggi principali, un unico ambiente tra la finestra e la piazza, dialoghi a distanza sempre più incalzanti, la cronaca attimo per attimo di una paura che cresce, una tensione ben motivata: il pregio maggiore della storia é di mettere avanti una volontà di denuncia e di riflessione critica. Non ultimo si fa strada l'argomento delle armi, e dell'uso disinvolto che ne fa la società americana. Se è vero che qualche passaggio é un po' didascalico, nell'insieme ci viene proposta una non disprezzabile analisi politica che, dal punto di vista pastorale, induce a valutare il film come discutibile, problematico e a indicarlo adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si indirizza a visioni mirate, come spunto per analisi più approfondite sull'America, e sul rapporto Europa/Stati Uniti. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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