L’IPNOTISTA

Valutazione
Futile, superficiale
Tematica
Famiglia, Giallo - Triller, Violenza
Genere
Thriller
Regia
Lasse Hallstrom
Durata
121'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Svezia
Titolo Originale
Hypnotisoren
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Paolo Vacirca, Peter Asmussen tratto dal romanzo "L'ipnotista" di Lars Kepler
Montaggio
Thomas Tang, Sebastian Amundsen

Orig.: Svezia (2012) - Sogg.: tratto dal romanzo "L'ipnotista" di Lars Kepler (pseudonimo dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho) - Scenegg.: Paolo Vacirca, Peter Asmussen - Fotogr.(Scope/a colori): Mattias Montero - Montagg.: Thomas Tang, Sebastian Amundsen - Dur.: 121' - Produz.: Filmpool Nord, Sonet Film, Svensk Filmindustri.

Interpreti e ruoli

Tobias Ziliacus (Joona Linna), Mikael Persbrandt (Erik Maria Bark), Lena Olin (Simone Bark), Helena Af Sandeberg (Daniella), Jonatan Bokman (Josef), Oscar Pettersson (Benjamin), Eva Molander (Magdalena), Anna Azcarate (Lydia), Johan Hallstrom) (Evelyn), Emma Mehonic .

Soggetto

A Stoccolma la famiglia Ek (padre, madre, una figlia piccola) viene trovata massacrata in due luoghi diversi. Unico superstite è il figlio Josef, un adolescente che diventa la sola fonte di indagine. Joona, della polizia criminale, lo interroga, nell'ipotesi che il killer voglia completare l'opera, uccidendo anche la sorella maggiore, scomparsa misteriosamente. Ricoverato in ospedale in grave stato di shock, Josef viene affidato alle cure di Erik, da sempre stimato inpotista e ora dimessosi dopo una grave vicenda personale. La situazione si complica e il figlio di Erik e della moglie Simone (in crisi matrimoniale) viene all'improvviso rapito. Con pazienza e prudenza Joona scopre che Josef ha in realtà un'altra madre naturale. Da questo momento il caso procede verso la soluzione.

Valutazione Pastorale

Il romanzo di partenza è opera di due coniugi che hanno firmato con lo pseudonimo Lars Kepler. Best sellers in Svezia e occasione per richiamare a lavorare in patria Lasse Hallstrom, regista da tempo affermatosi nel cinema hollywoodiano. Sullo sfondo incombe il successo della Trilogia "Millennium". Un boom dopo il quale tutto appare un po' ripetitivo. Qui il racconto comincia bene, con fatti, atmosfere, personaggi al posto giusto. Ma, nel lungo dilatarsi, il copione frena, inciampa, perde freschezza. Vengono meno proprio quelli che restano i requisiti indispensabili per un thriller: la difficoltà nel dipanare il caso e insieme la razionalità e la cosequenzialità degli eventi. Qui troppi momenti creano fratture, intoppi, calidi suspence. Si arriva alla fine delusi e il film, privo di autentica soatanza, è,dal punto di vista pastorale, da valutare come futile e nell'insieme superficiale.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, certo più gradito agli appassionati del 'genere', meno agli altri, che devono fronteggiare alcuni passaggi di forte crudezza. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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