LO SBIRRO, IL BOSS E LA BIONDA

Valutazione
Inaccettabile, Amorale
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
John Mac Naughton
Durata
95'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MAD DOG AND GLORY
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Richard Price
Musiche
Elmer Bernstein
Montaggio
Craig Mc Kay, Elena Maganini

Sogg. e Scenegg.: Richard Price - Fotogr.: (panoramica/a colori) Robby Muller - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Craig Mc Kay, Elena Maganini - Dur.: 95' - Produz.: Barbara De Fina, Martin Scorsese

Interpreti e ruoli

Robert De Niro (Wayne Dobie), Uma Thurman (Glory), Bill Murray (Frank Milo), David Caruso (Mike), Kathy Baker (Lee), Mike Starr (Harold), Tom Towles (Andrew), Derek Annunciation, Doug Hara, Anthony Cannata, Fred Squillo, Chuck Parello

Soggetto

Wayne Dobie – soprannominato dai colleghi "Mad Dog", cane pazzo – poliziotto e fotografo della squadra omicidi di New York, è un tipo timido e chiuso, afflitto dal complesso dell'assenza di coraggio di cui tutti lo canzonano. Passa le notti in Commissariato, accucciato sotto la scrivania dentro una coperta, in attesa di chiamate, ed ha lo squallido alloggio tappezzato di foto di individui ammazzati. Casualmente gli càpita di sventare la rapina di uno squilibrato in una modesta drogheria non lontana dal Commissariato, salvando così la vita di Frank Milo, un piccolo boss esibizionista e usuraio. Il boss simpatizza per il pavido poliziotto e intende sdebitarsi con lui mediante un insolito "regalo": gli concede Glory, una cameriera-prostituta "in uso" per una settimana. Dobie ospita riluttante la bionda Glory per una notte, lasciandola solo per recarsi al lavoro secondo il solito e l'indomani la mette alla porta. Ma alle insistenze della donna, che lo commuove confidandogli di essere "ceduta" al boss per aiutare un fratello impelagato in un grosso debito, rimane indeciso e finisce per innamorarsi di lei. Alla fine della settimana convenuta, non è affatto disposto a restituire Glory al presuntuoso criminale, e le tenta tutte per tenersela, anche lo scontro fisico con Frank Milo, che alla fine, né vincitore né vinto, ma pesto e sanguinante quanto l'avversario, finisce con cedergliela definitivamente.

Valutazione Pastorale

qualche spunto per insolite variazioni sul filone (struttatissimo) del mondo della polizia americana si potrebbe forse individuare in questo "Mad Dog and Glory), malamente tradotto in italiano "Lo sbirro, il boss e la bionda" con l'usata e sfacciata finalità volta ad arrotondare gli incassi tanto più disponendo di un cast professionalmente agguerrito, oltre che di un lauto budget. E questo non tanto per le scene di pestaggio d'obbligo, né per quelle erotiche debitamente insistite, facenti pure parte del genere, quanto per il contrasto violento tra la professione di "sbirro" toccata in sorte a Wayne Dobie (Robert De Niro) e la sua natura imbelle e timorosa, che lo fa eroe, prima per caso e poi per amore. Invece il film è narrativamente insulso, con quell'insistere sulla barzelletta per la barzelletta, raccontata, rappresentata, vissuta dai protagonisti e dalla classe poliziesca, in toni farseschi che riescono abbastanza spesso fastidiosi o di assoluto cattivo gusto, come il balletto di De Niro sul cadavere di turno, mentre si appresta al solito macabro servizio fotografico. Non si può pretendere di scherzare e ridere su tutto, illudendosi di muovere al riso lo spettatore; né fare un cocktail di luoghi comuni del genere fidando sulla versatilità di un bravo attore come toccasana contro il vuoto, la superficialità e il cinismo di situazioni amorali estreme e quanto meno improbabili, disinvoltamente presentate come ordinarie e comuni.

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