LO SPAZIO BIANCO

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Francesca Comencini
Durata
98'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Francesca Comencini, Federica Pontremoli tratto dal romanzo omonimo di Valeria Parrella
Musiche
Nicola Tescari
Montaggio
Massimo Fiocchi

Orig.: Italia (2008) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Valeria Parrella - Scenegg.: Francesca Comencini, Federica Pontremoli - Fotogr.(Scope/a colori): Luca Bigazzi - Mus.: Nicola Tescari - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 98' - Produz.: Domenico Procacci, Laura Paolucci.

Interpreti e ruoli

Margherita Buy (Maria), Gaetano Bruno (Giovanni Berti), Giovanni Ludeno (Fabrizio), Antonia Truppo . (Mina), Guido Caprino (Pietro), Salvatore Cantalupo (Gaetano), Maria Pajato . (magistrata)

Soggetto

Donna matura e abituata a fare tutto da sola, Maria resta incinta, partorisce e subito la neonata Irene deve essere in forma precauzionale nell'incubatrice. Ci vogliono tre mesi per avere la certezza che la piccola vivrà, e Maria decide di passarli in ospedale accanto alla figlia, escludendosi in pratica dal resto del mondo. Solo così, tuttavia, é in grado di trovare la forza per accompagnare Irene verso la sua seconda, nuova nascita.

Valutazione Pastorale

Lo spazio bianco é quello dell'attesa, una bolla di solitudine in cui Maria si rinchiude e che alla fine esplode. Dice la Comencini: " Nel corso della mia vita mi sono ritrovata a difendere il diritto delle donne a non avere figli, o a poter scegliere se e quando averli (...). Questo film mi ha dato l'occasione di parlare di ciò che conosco meglio, dell'essere madre (...) Quella che racconto é una storia personale, non un messaggio o una bandiera (...)". Il copione, partendo da un romanzo, affronta dunque temi molto attuali, forti, legati a scelte civili e etiche. La scelta di difendere la vita nascente é chiara e opportuna. Se altre posizioni della regista possono essere meno condivisibili, ciò non toglie che il racconto resti denso, intenso, segnato da momenti di lucida partecipazione. Ne deriva un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso, problematico e addatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in seguito in occasioni mirate per avviare riflessioni sui temi (donna, maternità, famiglia...) che propone. Attenzione é da tenere per i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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