LO SPEZZAOSSA

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Libertà
Genere
Grottesco
Regia
J.Todd Anderson
Durata
98'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The naked man
Distribuzione
Filmauro
Musiche
Edward Bilons
Montaggio
Tricia Cooke, Mark Cretcher

Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg.: J.Todd Anderson e Ethan Coen - Fotogr.(Normale/a colori): Jeff Barklage - Mus.: Edward Bilons - Montagg.: Tricia Cooke, Mark Cretcher - Dur.: 98' - Produz.: Ben Barenholtz.

Interpreti e ruoli

Michael Rapaport (Ed Bliss jr.), Michael Jeter (Sticks), John Carroll Lynch (Driver), Arija Bareikis (Kim), Rachel Leigh Cook (Dolores), Martin Ferrero (Sammy), Joe Grifasi (Koski)

Soggetto

Il giovane Ed fa il chiropratico ma anche, a tempo perso, il lottatore di wrestling. Attraverso un flashback viene ripercorsa la sua disordinata infanzia. Oggi, quando sale sul ring, Eddie non può fare a meno di lasciarsi andare ad alcune prediche sull'integrità della persona. La polizia dopo un po' comincia a cercarlo, perchè qualcuno si lamenta per il modo strano con cui malmena e infierisce sulle persone. Una sera al bar Ed incontra Dolores e comincia ad uscire con lei. Tra i due sembra nascere una bella intesa. Ma Ed soffre di improvvisi attacchi a metà tra esaltazione e depressione. Adesso si mette in testa di perseguire un certo Sticks, proprietario di un supermercato, che è sospettato di trafficare in droga. Ed lo insegue fino mall'aeroporto di Emerson. Qui arriva anche un poliziotto che prima minaccia Ed, che subito si arrende, e poi spara a Sticks, uccidendolo. Subito dopo, il poliziotto fa ritorno a casa. Eddie torna nell'ospedale, da dove era uscito per compiere quella insulsa azione.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia di taglio fortemente grottesco su certe patologie sociali ed esistenziali che si agitano all'interno della sterminata, minuscola provincia americana. Azione sopra le righe e paradossi come macchiette si agitano lungo tutto il racconto che in maniera programmatica non segue alcuna forma realistica, alcuna precisa regola narrativa. Ne esce una sorta di diario dell'assurdo, il tentativo di sradicare certe abitudini e certi modi perbenistici messo in atto da una sorta di folle che sogna e reclama scelte di libertà. Le intenzioni sarebbero interessanti ma lo svolgimento non le asseconda. Il ritratto di Ed non cresce e resta quello di un demente che crea solo guai e confusione. L'ironia di fondo è poco incisiva, i toni di amarezza sono appena abbozzati, c'é noia più che freschezza inventiva. Dal punto di vista pastorale, fatto salvo lo spunto di partenza che poteva avere sviluppi migliori, il film é da valutare come inconsistente e nell'insieme velleitario. UTILIZZAZIONE: il film potrebbe anche essere proposto, ma certo il suo modo spezzettato di svolgersi e i riferimenti, tipicamente 'americani', non ne incoraggiano l'utilizzazione, in programmazione ordinaria o in altre circostanze.

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