LO STRANIERO CHE VENNE DAL MARE

Valutazione
Accettabile, realistico
Tematica
Emigrazione, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Povertà-Emarginazione
Genere
Drammatico
Regia
Beeban Kidron
Durata
114'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Swept from the sea
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Tim Willocks tratto dal racconto "Amy Foster" di Joseph Conrad
Musiche
John Barry
Montaggio
Alex Mackie, Andrew Mondshein

Orig.: Gran Bretagna (1997) - Sogg.: tratto dal racconto "Amy Foster" di Joseph Conrad - Scenegg.: Tim Willocks - Fotogr.(Scope/a colori): Dick Pope - Mus.: John Barry - Montagg.: Alex Mackie, Andrew Mondshein - Dur.: 114' - Produz.: Polly Tapson, Charles Steel, Beeban Kidron.

Interpreti e ruoli

Vincent Perez (Yanko Gooral), Rachel Weisz (Amy Foster), Ian Mckellen (James Kennedy), Joss Ackland (mr. Swaffer), Kathy Bates (miss Swaffer), Ton Bell (Isaac Foster), Zoe Vanamaker (Mary Foster), Fiona Victor (signora Smith), Eve Matheson . (signora Willcox)

Soggetto

La giovane Amy Foster lavora come domestica in casa degli Smith, proprietari della fattoria New Barns in Cornovaglia. Amy vive chiusa in se stessa e l'unica sua passione é raccogliere oggetti portati dal mare e nasconderli in una grotta segreta scavata nella scogliera. Un giorno Yanko, esule ucraino, unico superstite del naufragio di una nave malandata diretta in America, arranca nella brughiera e incontra Amy. Vedendolo sporco, malridotto e con un linguaggio incomprensibile, gli Smith rifiutano di soccorrerlo. Amy invece va a visitarlo, gli porta da mangiare, cura le sue ferite. Guarito, Yanko viene assunto come bracciante non pagato dal signor Swaffer su richiesta di sua figlia, che prova compassione per questo straniero. In paese tuttavia l'odio verso Yanko é profondo, e solo il medico James Kennedy ha il coraggio di denunciare l'ipocrisia dilagante. James comincia ad insegnare l'inglese a Yanko e a giocare a scacchi con lui. L'amicizia tra Amy e Yanko diventa amore e i due, sfidando le minacce di chi li rifiuta, decide di sposarsi. Amy da alla luce un bambino, ma da quel momento gli eventi precipitano. Stretta dal bisogno la coppia trova tutte le porte chiuse, e in un eccesso di sacrificio Yanko perde la vita. Tutto questo é raccontato da Amy in flashback. Ora James le chiede scusa e Amy replica: "Chi perdonerà me?". Aggiunge che continuerà ad amare Yanko per sempre, e poi il bambino la chiama. James dice con voce f.c.: "Yanko ha attraversato il mondo per amare ed essere amato da Amy Foster".

Valutazione Pastorale

Joseph Conrad, nato in Polonia, com'è noto si trasferì da giovane in Gran Bretagna e, imparata la lingua, diventò uno dei più grandi romanzieri inglesi. Il racconto "Amy Foster" é del 1901 e racchiude temi che riflettono timori e ansie che avevano assillato l'esule polacco nel suo paese d'adozione. Con facile e sbrigativa etichetta, il film può essere definito un dramma romantico giocato su alcune tipiche caratteristiche ottocentesche: il paesino inglese battuto dal mare e dal vento, la comunità gretta e chiusa che emargina il 'diverso', un amore impossibile, la tragedia, il pentimento. Tutto é riportato fedelmente, e tutto é raccontato con aderenza, sia alla cornice storica, sia alle psicologie dei personaggi. Va detto dunque che l'operazione di trasposizione dalla pagina scritta é nell'insieme riuscita e convincente. Dal punto di vista pastorale, il film si muove su motivazioni storiche, sociali ed umane di denuncia, ed é da valutare come accettabile, e realistico nell'impianto complessivo. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in occasione di proposte dedicate a "letteratura e società nell'800" e al rapporto 'cinema/letteratura' in generale.

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