LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Famiglia, Giovani, Malattia, Metafore del nostro tempo, Psicologia, Sessualità
Genere
Commedia
Regia
Noah Baumbach
Durata
106'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Greenberg
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Noah Baumbach Jennifer Jason Leigh, Noah Baumbach
Musiche
James Murphy
Montaggio
Tim Streeto

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: Jennifer Jason Leigh, Noah Baumbach - Scenegg.: Noah Baumbach - Fotogr.(Scope/a colori): Harris Savides - Mus.: James Murphy - Montagg.: Tim Streeto - Dur.: 106' - Produz.: Scott Rudin, Jennifer Jason Leigh.

Interpreti e ruoli

Ben Stiller (Roger Greenberg), Greta Gerwig (Florence Marr), Jennifer Jason Leigh (Beth), Rhys Ifans (Ivan Schrank), Chris Messina (Philip Greenberg), Brie Larson (Sara), Susan Traylor (Carol Greenberg), Juno Temple (Muriel), Merrit Wever (Gina), Mina Badie . (Peggy), Blair Tefkin (Megan)

Soggetto

Da New York Roger Greenberg arriva a Los Angeles e si sistema nella villa del fratello Philip, partito per l'Oriente con la famiglia. Fallito venti anni prima il tentativo di fare il musicista, Roger è ora un 40enne single e si dichiara carpentiere. Alquanto incerto sul proprio futuro, Roger si fa coinvolgere da una relazione con Florence, che in casa si occupa del cane. Ma il disordine mentale sembra prevalere in Roger...

Valutazione Pastorale

Il tentativo è quello di tornare a quei ritratti che focalizzavano difficili momenti di passaggio della società americana tra fine anni '60 e primi anni '70. La traballante identità di Greenberg dovrebbe essere prototipo di quella fascia attuale di quarantenni americani persa tra sicurezze smarrite e incertezza di nuovi approdi.La sensazione di essere in un confuso trapasso tra ambizioni frustrate, famiglie incomprensibili e giovani generazioni forse troppo disinibite passa attraverso disegni narrativi in più momenti azzeccati ma in altri decisamente ripetititivi e sopra le righe. Il problema di fondo è che spesso la crisi di tutti contro tutti diventa un facile pretesto di scrittura e di sterile schermaglia erotico-esistenziale. Lontano il Benjamin de "Il laureato", qui le difficoltà ci sono ma il racconto non è sempre sciolto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, meglio, in occasioni mirate dove sia posssibile avviare riflessioni sui temi che propone (le generazioni, famiglia, lavoro...). Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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