L’ORA DEL TÈ

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Nick Broomfield
Durata
84'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
DIAMOND SKULLS
Distribuzione
Life International
Soggetto e Sceneggiatura
Tim Rose Price
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Rodney Holland

Sogg. e Scenegg.: Tim Rose Price - Fotogr.: (panoramica/a colori) Michael Coulter - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Rodney Holland - Dur.: 84' - Produz.: Working Title Films LTD - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Gabriel Byrne (Hugo), Amanda Donohoe (Ginny), Michael Hordern (Lord Crewne), Judy Parfitt (Lady Crewne), Douglas Hodge (Jamie), Jadie Frost (Rebecca), Matthew Marsh (Raul), Ralph Brown (Jack), Struan Rooger (Peter)

Soggetto

al termine di una simpatica serata trascorsa al loro club, un gruppetto di ufficiali inglesi alquanto ubriachi rientra a casa. Alla guida dell'auto (che è di Jamie) si pone Hugo, che però ha lasciato l'esercito e fa ora l'uomo di affari. L'auto investe una sconosciuta ed il gruppetto, per evitare noie ed inchieste, la lascia ferita a morte sull'asfalto, malgrado le proteste di Jamie. La donna muore all'ospedale (è la cuoca di una nobile dama) ed il ricordo dell'incidente (e della complicità del silenzio pattuito) non solo travaglia lo spirito di Jamie (ufficiale come gli altri, però di estrazione borghese), ma comincia a tormentare Hugo. Il quale per conto suo è un uomo ossessionato dalla gelosia, poiché egli, pur non avendone prove, sospetta da tempo che l'attraente moglie Ginny (una ex-indossatrice) lo tradisca con Raul, un argentino da lei associato in una impresa editoriale. Nei suoi deliri, Hugo aveva perfino pensato in un primo tempo che la donna investita fosse proprio la moglie, reduce da un incontro notturno. Poiché le indagini della Polizia sulla morte della cuoca si fanno più serrate, Hugo finisce con l'unirsi agli amici nell'accusare dell'omicidio lo sfortunato Jamie (che è anche amico della propria sorellastra Rebecca) il quale, incapace di resistere al rimorso per omissione di soccorso, ha informato la Polizia stessa dell'accaduto infrangendo il patto di omertà instaurato nel gruppo in quella dannata notte. Poco dopo verrà trovato in riva al mare, ai piedi di una bianca scogliera, il corpo di Jamie. Il quadro della rispettabilità resta intatto, la facciata e le singole uniformi rimangono impeccabili, ma ora alla gelosia folle di Hugo si aggiunge per sempre il rovello del rimorso per un avvenimento che lo ha messo alla prova, ponendolo sotto l'ombra nera di due cadaveri, dietro i quali, a parte il conformismo e le varie classi sociali implicate, si è rivelato uno spaccato interiore intriso di falsità, menzogne e crimini.

Valutazione Pastorale

la vicenda è di quelle che si presentano infarcite di ambiguità varie, tanto che, a furia di allusioni e di piccoli dettagli, le alternative offerte sono molteplici. Però le ambiguità esigono premesse di chiarezza espositiva, che qui non sempre vengono a galla nella trattazione e nella sceneggiatura. Ne nasce un film tanto ambiguo, quanto sconnesso, tanto gracile, quanto poco equilibrato. È cosa evidente, invece, che si è voluto fare una critica di costume, largamente venata di "giallo", inquadrando due delitti in una cornice ed in una atmosfera (peraltro non nuovissime), in cui regnano sovrane l'intoccabilità e l'albagìa di una certa classe sociale, il suo sottile disprezzo per gli "infiltrati" provenienti dalle altre, l'omertà ed un silenzio che è pericoloso infrangere, a mascherare con l'ipocrisia colpe e delitti autentici. La denuncia c'è, ma fa difetto la scrittura nel mettere coraggiosamente a fuoco la corruzione e quella amoralità che è di fondo. Quanto alle ossessioni del nobile Hugo ed ai suoi assilli di uomo innamorato e tradito, la regia li risolve in ghigni amari e in effusioni erotiche, ma il film corre come su due binari quello della gelosia e quello del crimine che alla fine appaiono troppo divaricanti.

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