L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

Valutazione
Discutibile, ambiguo
Tematica
Musica, Rapporto tra culture
Genere
Documentario
Regia
Agostino Ferrente
Durata
90'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Orchestra di Piazza Vittorio
Montaggio
Desideria Rayner con la supervisione di Jacopo Quadri

Orig.: Italia 82006) - Sogg. e scenegg.: Agostino Ferrente, Massimo Gaudioso, Francesco Piccolo, Mariangela Barbanente - Fotogr.(Normale/a colori): Alberto Fasulo, Greta De Lazzaris, Simone Pierini, Giovanni Piperno, Sabrina Varani - Mus.: Orchestra di Piazza Vittorio - Montagg.: Desideria Rayner con la supervisione di Jacopo Quadri - Dur.: 90' - Produz.: Lucky Red, Pirata M.C., Bianca Film.

Interpreti e ruoli

Mario Tronco (se stesso), Agostino Ferrente (se stesso), i musicisti coinvolti nell'operazione . (se stessi)

Soggetto

A partire dal 2001 il musicista MarioTronco e il regista Agostino Ferrente lavorano all'idea di mettere insieme una orchestra costituita dagli immigrati che gravitano intorno a piazza Vittorio, a Roma. Quando il progetto cresce, e la ricerca si fa difficile, vengono prese in considerazione anche altre zone di Roma, sempre con l'obiettivo di allargare la provenienza dei singoli componenti. Dopo oltre un anno di lavoro, il traguardo é raggiunto. Nell'autunno del 2002 l'orchestra tiene il suo primo concerto. Oggi è una struttura stabile.

Valutazione Pastorale

Dalla prima idea al primo concerto, il lavoro documenta una iniziativa che ha inteso far emergere una parte delle ricchezze rappresentate dagli immigrati a Roma, soprattutto da paesi extra europei. Nella formazione finale ci sono infatti rappresentanti di oltre dieci Paesi, dall'Africa al Sud America all'India. Se l'iniziativa é senza dubbio lodevole, meno riuscito sembra questo prodotto per immagini. Troppo spesso infatti un certo tono politico interviene a supportare quello che si vede fino a sconfinare nella demagogia. L'atteggiamento sentenzioso e di parte smorza il genuino entusiasmo per l'operazione, che dovrebbe essere finalizzata ad unire più che a dividere. Il risultato é la perdita di vivacità e della capacità di arrivare ad un coinvolgimento il più ampio possibile. Resta l'idea di base, da condividere, che la musica é u sicuro collante per fare incontrare ppopoli diversi tra loro e per superare le barriere. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile e nell'insieme ambiguo, UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si presta per occasioni mirate, ben tenendo conto dei limiti sopra indicati.

Le altre valutazioni

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