L’OSPITE

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Matrimonio - coppia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Alessandro Colizzi
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Istituto Luce

Orig. : Italia (1999) - Sogg. : liberamente tratto dal romanzo di Silvia Cossu "La vergogna" - Scenegg. : Silvia Cossu e Alessandro Colizzi - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Marco Pontecorvo - Mus. : Stefano Savi Scarponi - Montagg. : Alessio Doglione - Dur. : 85' - Produz. : Silvia Cossu e Alessandro Colizzi per FILMDAEDALUS.

Interpreti e ruoli

Umberto Orsini (Antonio), Elodie Treccani (Giulia), Anita Zagaria (Marta), Ignazio Oliva (Andrea), Maddalena Maggi (Claudia), Lorenzo Lavia (Stefano), Yoon C.Joyce . (Nimal)

Soggetto

Giulia ha ventidue anni, sta per terminare gli studi in legge e intanto lavora nell' importante studio legale del padre Antonio, dove anche la madre Marta svolge mansioni di segretaria. Giulia ha un fratello e una sorella, e un ragazzo, Andrea, di cui è innamorata. Tutto cambia quando,attraverso la segreteria telefonica dell'ufficio, Giulia capisce che il padre ha una relazione omosessuale, e, poco dopo, la madre presenta ai familiari il suo giovane amante, un tailandese che lei, passato il primo periodo, invita a vivere in casa propria. Di fronte a questi eventi, Giulia é pervasa da un senso di vergogna e non sa più come comportarsi. Gli esami le vanno male, il rapporto con Andrea si interrompe, tutto sembra incomprensibile. Dopo molte litigate e scontri forti, Giulia torna allo studio del padre,lo incontra e lui le ricorda che é il compleanno della madre. Giulia sogna un compleanno con la famiglia riunita a tavola a festeggiare. Quindi va sotto casa di Andrea e pensa, forse, che è il momento di tornare con lui.

Valutazione Pastorale

Una giovane di oggi,che vive secondo canoni semplici e ben radicati, è sconvolta da situazioni di trasgressione operate dai genitori, ossia quelli più anziani di lei, che avrebbero dovuto darle conferma di quei canoni. La ragazza si vergogna a lungo, prima di capire che anche su questi episodi bisogna agire con comprensione e rispetto. Ripetere lo sviluppo della storia serve a ribadire che si tratta di un film totalmente sbagliato e privo di autenticità. Tutto é costruito a bella posta, ci sono solo artificio, voglia di stupire, banalità e insulsaggini a piene mani. A fatica si rintraccia nel racconto qualche barlume di realtà o di ricerca di senso. Rimane solo il tentativo di creare disagio e imbarazzo con situazioni sempre sopra la misura. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come negativo e inaccettabile. UTILIZZAZIONE: l'utilizzo del film é da evitare, sia in programmazione ordinaria che in altre occasioni.

Le altre valutazioni

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