L’ufficiale e la spia

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Carcere, Giustizia, Libertà, Male, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico, Thriller
Regia
Roman Polanski
Durata
132'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
J'accuse
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Robert Harris (autore anche dell'omonimo romanzo) e Roman Polański
Fotografia
Pawel Edelman
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Hervé Deluze
Produzione
Legende Films (Alain Goldman), RP Productions, Eliseo Cinema, Rai Cinema, Gaumont, France 2 Cinéma, France 3 Cinéma, Kinoprime Foundation, Kenosis, Horus Movies

Leone d'argento. Gran premio della giuria alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia

Interpreti e ruoli

Jean Dujardin (Colonnello Picquart), Louis Garrel (Alfred Dreyfus), Emmanuelle Seigner (Pauline Monnier), Mathieu Amalric (Alphonse Bertillon), Melvil Poupaud (Fernand Labori), Grégory Gadebois (Hubert-Joseph Henry)

Soggetto

Francia di fine ‘800. Il capitano dell’esercito francese Alfred Dreyfus, di origini ebraiche, viene condannato in direttissima e mandato in esilio in Africa. Tempo dopo il colonnello Georges Picquart si insospettisce sulle procedure adottate e inizia a riesaminare il caso, scoprendo non poche omissioni e falsificazioni.

Valutazione Pastorale

Scritto dallo stesso Polanski insieme a Robert Harris – autore del romanzo originario –, “L'ufficiale e la spia” racconta la storia dello scandalo Dreyfus nella Francia di fine '800, che coinvolse i vertici militari, la politica e la società tutta. Il film si muove su una sceneggiatura ben congegnata, risultando un thriller giudiziario che mette a tema la verità, ma anche la discriminazione verso la comunità ebraica nella Francia del tempo. Occupandosi della manipolazione delle informazioni e del pensiero dell’opinione pubblica, sulla scia di forme montanti di antisemitismo, il film trova un immediato collegamento con l’oggi, con le sfide della società contemporanea. La regia di Polanski in tutto questo si rivela incisiva e robusta, capace di governare la macchina narrativa con grande vigore ed eleganza. Il film è a ben vedere una grande lezione di cinema, rendendo il racconto della Storia di forte attualità e presa. Inoltre, dell’opera vanno rilavate sia l’elevata qualità della messa in scena sia l’interpretazione di Jean Dujardin, così misurata e grintosa da lasciare il segno. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni di dibattito sulla storia Francese e in generale europea tra XIX e XX secolo. Tra i temi in campo: verità dei fatti, manipolazione delle informazioni, antisemitismo e giustizia.

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