Orig.: Gran Bretagna/Germania (2002) - Sogg.: Fred Schepisi dal romanzo "Ultimo giro" di Graham Swift - Scenegg.: Fred Schepisi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Brian Tufano - Mus.: Paul Grabowsky - Montagg.: Kate Williams - Dur.: 109' - Produz.: Elisabeth Robinson, Fred Schepisi.
Interpreti e ruoli
Michael Caine (Jack), Tom Courtenay (Vic), David Hemmings (Lenny), Bob Hoskins (Ray), Helen Mirren (Amy), Ray Winstone (Vince), JJ Feild (Jack da giovane), Kelly Reilly (Amy da giovane), Cameron Fitch (Vic da giovane), Nolan Hemmings (Lenny da giovane), Anatol Yusef (Ray da giovane), Laura Morelli . (June)
Soggetto
Ritrovatisi al mattino presso "La carrozza", il pub da sempre preferito, Ray Vic e Lenny, tre amici di vecchia data, si apprestano a partire per un viaggio doloroso ma necessario. Jack, il quarto del gruppo, prima di morire ha chiesto che le sue ceneri vengano disperse in mare a Margate, la sua stazione balneare preferita. Su una Mercedes arriva Vince, figlio di Jake, offertosi di fare da autista per essere l'ultima volta vicino al padre, e il gruppo si mette in movimento. Amy, la moglie di Jack, non ha invece voluto partecipare: come fa ormai da 50 anni, è andata a trovare la figlia June, mentalmente disabile, nella clinica dove è stata ricoverata da piccola. Il viaggio è occasione per ricordare Jack, e i tanti momenti belli e meno belli trascorsi insieme. Le tensioni affiorano, soprattutto tra Lenny e Vince, nel ricordo di quando Vince aveva messo incinta Sally, figlia di Lenny, ed era poi andato ad arruolarsi nell'esercito. Ecco l'occasione in cui Jack conosce Amy e subito la sposa. Ecco Jack e Ray conoscersi in trincea durante la guerra: Jack fa vedere a Ray la foto di Amy, lui a sua volta se ne innamora ma non fa niente fin quando, tanti anni dopo, lui e Amy vivranno una breve, intensa relazione. Ray intanto si era sposato ed era stato lasciato dalla moglie, aveva avuto una figlia che ora é in Australia e non vede da tanti anni. Vince a sua volta aveva in parte deluso le attese del padre, rifiutando di entrare nel negozio di macelleria del nonno per dedicarsi al commercio di automobili. Ma la delusione più grossa Vince la ricorda: fu quando Jack gli disse che Amy lo aveva raccolto sotto le macerie dopo un bombardamento e loro due aveva deciso di tenerlo e di farlo crescere come se fosse un vero figlio. Ora i tre amici e Vince arrivano a Margate. Piove e soffia un vento forte. Arrivati in cima al molo, ciascuno prende un pugno di ceneri e le lancia verso il mare. Intanto Amy dice a June che ora deve pensare al proprio futuro e forse non tornerà più a trovarla. Ray l'ha invitata ad andare in Australia. A Margate, silenzio e commozione sono interrotti da Lenny che invita tutti ad andare a bere qualcosa.
Valutazione Pastorale
Ricorda Schepisi: "Nel libro di Graham Swift i capitoli sono costruiti partendo dai punti di vista dei vari personaggi. C'è un capitolo su Jack, uno su Amy, uno su Ray e così via, e quando si legge un capitolo si coglie tutta una serie di sfaccettature che caratterizzano la vita del gruppo. Riuscire a portare sullo schermo un percorso così ricco è stata la cosa che mi ha spinto a fare il film". La citazione è utile per entrare nel percorso del copione, costruito attraverso flashback più o meno lunghi ma che nell'insieme arrivano a coprire una buona metà dell'intera durata. La linea principale del racconto é dunque abbastanza frammentata e sottrae qualche compattezza all'intensità delle situazioni. In una cornice squisitamente anglosassone ("Un film molto londinese" lo definisce Schepisi), dai pub alla campagna, dall'urna cineraria alla cattedrale di Canterbury alla località balnerare sotto la pioggia, la storia va avanti per successivi 'svelamenti' che arricchiscono personaggi e atmosfere. Ne esce un film che assomiglia tanto ad un romanzo inglese dell'Ottocento: tutto giocato sul filo della memoria, dell'emozione per i piccoli/grandi avvenimenti che scandiscono la vita quotidiana, della rabbia ma non del rimpianto. Una cronaca dolente e dolorosa salvata, si potrebbe dire, dalla presenza dell'amicizia, interiore e virile ritualità che supera le barriere del tempo, gioie e dolori e invita ad andare avanti. Un appello convincente che, va detto, non sarebbe stato lo stesso se non fosse stato affidato ad un gruppo di attori di forte capacità espressiva ed emozionale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e problematico per i molti temi significativi che suggerisce e il modo con cui li affronta.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programamzione ordinaria, e da proporre in circostanze mirate, anche nell'ambito del rapporto cinema/letteratura. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.