L’ULTIMO INGANNO

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Giallo
Regia
Christopher Coppola
Durata
97'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
DEADFALL
Distribuzione
Mediaset
Soggetto e Sceneggiatura
Christopher Coppola, Nick Vallelonga
Musiche
Jim Fox
Montaggio
Phillip Linson

Sogg. e Scenegg.: Christopher Coppola, Nick Vallelonga - Fotogr.: (panoramica/a colori) Maryse Alberti - Mus.: Jim Fox - Montagg.: Phillip Linson - Dur.: 97' - Produz.: Ted Fox

Interpreti e ruoli

Michael Biehn (Joe Donan), Sarah Trigger (Diane), Nicolas Cage (Eddie), James Coburn (Mike Donan / Lou Donan), Peter Fonda (Pete), Charlie Sheen (Steve Lebett), Talia Shire (Sam), Michael Constantine, Gigi Rice, Angus Scrimm

Soggetto

il giovane Joe Donan, credendo che il padre Mike stia morendo, accetta il suggerimento di questi di recarsi a Santa Monica dallo zio Lou, un individuo cordiale. Il suo scherano, Eddie, che deve introdurlo nell'ambiente, ha una ragazza attraente, Diane, che finisce quasi subito nelle braccia di Joe. Questi riesce a riscuotere un difficile credito a nome dello zio, in realtà mettendoci del suo, come scopre l'infuriato Eddie, che invano un uomo di Mike, che segue Joe di nascosto, tenta di fermare, restando ucciso. Eddie sequestra e minaccia di uccidere Lou, convinto che costui voglia soppiantarlo col nipote che, messo sull'avviso da Diane, dopo una disperata lotta lo elimina. Joe viene così ingaggiato, nell'audace truffa ai danni di un trafficante di diamanti, dallo zio, che sembra affezionato al nipote tanto da donargli un anello promesso alla cognata prima che sposasse il fratello e morta quando Joe era bambino. Attirata la vittima in una trappola con la raffinata esca di un diamante autentico, Joe la fa incontrare con lo zio Lou. Ma all'improvviso le cose precipitano: falsi poliziotti irrompono, ma questa volta misteriosi sparatori subentrano per eliminare truffatori e truffati. Nel caos Joe fugge con i soldi, per imbattersi nel padre redivivo. E' lui che ha organizzato tutto per appropriarsi del "malloppo" e vendicarsi di Lou che gli aveva "rubato" la moglie, ossia la madre di Joe, che non era quindi morta, ma solo sparita per colpa dello zio. Anche Diane faceva parte della truffa truccandosi come la madre di Joe (e così questi l'aveva intravista ai finti funerali del padre) e condurlo poi da loro. Disgustato, Joe lascia i soldi al padre e decide di cambiar vita.

Valutazione Pastorale

si tratta di un giallo basato sull'inganno: inganno del padre verso il figlio, una truffa in una famiglia di truffatori; inganno di una donna verso l'uomo che dice di amare e di cui forse si è innamorata; inganno di un nipote ai danni dello zio, truffatore anch'egli. In questo carosello di truffe che si sovrappongono l'unica vera vittima è la credibilità finale del racconto, che visto con superficialirtà, come uno spettacolo che tutto sommato scorre con un certo ritmo, può anche soddisfare ma spulciato nei dettagli rivela lacune, incongruenze o perlomeno forzature. Dal punto di vista pastorale se si eccettua la finale redenzione di Joe, che rifiuta i soldi e si ravvede, il campionario di figure umane presentate ed il loro comportamento sono quanto di più discutibile si possa immaginare. Il regista evita di compiacersi troppo dello squallore presentato, dandogli, col finale inequivocabile dal punto di vista del racconto, ma psicologicamente e filmicamente un po' appiccicato, una soluzione positiva.

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