L’UOMO DELL’ANNO

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Il comico, Mass-media, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Barry Levinson
Durata
115'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Man of the Year
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Graeme Revell
Montaggio
Steven Weisberg, Blair Daily

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Barry Levinson - Fotogr.(Scope/a colori): Dick Pope - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Steven Weisberg, Blair Daily - Dur.: 115' - Produz.: Barry Levinson, James G. Robinson.

Interpreti e ruoli

Robin Williams (Tom Dobbs), Christopher Walken (Jack Menken), Laura Linney (Eleanor Green), Lewis Black (Eddie Langstone), Jeff Goldblum (Alan Stewart), David Alpay (Danny), Tina Fey (se stessa), Amy Poehler (se stessa), Doug Murray (Mathias), Rick Roberts (Hemmings), Karen Hines (Alison McAndrews), Linda Kash . (Jenny Adams)

Soggetto

Durante una puntata del suo programma televisivo di successo, Tom Dobbs, comico dalla tagliente satira politica, dice che potrebbe pensare di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti. Sembra uno scherzo ma poi, di fronte a tante manifestazioni di entusiasmo popolare, si candida veramente e, contro ogni previsione, vince. Di li a poco tuttavia Eleanor Green, una dipendente della Delacroy, società di informatica che ha gestito lo spoglio delle schede, trova conferma al fatto che c'è stato un errore nel conteggio dovuto ad una errata impostazione del sistema. I vertici della società non vogliono saperne e Eleanor viene allontanata dal lavoro. E' lei allora in prima persona a presentarsi a Dobbs e a rivelargli la verità. Con buon senso il comico ne prende atto e a sua volta lo annuncia in televisione ai cittadini. Il presidente uscente aveva vinto e viene quindi rieletto. I responsabili della Delacroy vengono arrestati. Dobbs torna a fare il comico, e si sposa con Eleanor.

Valutazione Pastorale

Il copione ricalca quello di tante storie americane concepite per ridare speranza e ottimismo. Alla maniera dei grandi melodrammi romantici di Frank Capra, anche qui si ipotizza una situazione fuori dalla norma (ma nemmeno tanto) che va incontro ai desideri di molti elettori. Ma subito dopo la si smentisce, perché ancora più importante, in un sistema democratico, é il rispetto del voto, e quindi della volontà della maggioranza. Il primo posto spetta dunque alla 'verità', che lo spettatore vede trionfare, mentre i truffatori vengono assicurati alla giustizia e la 'vittima' Eleanor rinasce accanto a Dobbs. Una lezione, a pieno titolo, di "american way of life", con tanto ottimismo che non fa mai male. Forse Levinson non è al proprio meglio, il racconto é un po' mieloso, e Robin Williams é in qualche passaggio prevedibile. Ma la favola prevale, e vince. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto in altre occasioni come commedia piacevole di facile fruizione.

Le altre valutazioni

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