MAJOR LEAGUE – LA RIVINCITA

Valutazione
Discutibile, Grossolanità
Tematica
Sport
Genere
Commedia
Regia
David S. Ward
Durata
104’
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MAJOR LEAGUE II
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
R.J. Stewart R.J. Stewart, Tom S. Parker, Jim Jennewein
Musiche
Michel Colombier
Montaggio
Paul Seydor, Donn Cambern

Sogg.: R.J. Stewart, Tom S. Parker, Jim Jennewein - Scenegg.: R.J. Stewart - Fotogr.: (panoramica/a colori) Victor Hammer - Mus.: Michel Colombier - Montagg.: Paul Seydor, Donn Cambern - Dur.: 104’ - Produz.: James G. Robinson, David S.Ward

Interpreti e ruoli

Charlie Sheen (Rick “Wild Thing” Vaughn), Tom Berenger (Jake Taylor), Corbin Bernsen (Roger Dorn), Dennis Haysbert (Pedro Cerrano), James Gammon (Lou Brown), Omar Epps (Willie Mays Hayes), Eric Bruskotter (Rube Baker), Bob Uecker, David Keith, Alison Doody, Michelle Burke, Takaaki Ishibashi, Margaret Whitton

Soggetto

la squadra di baseball degli Indians, idolo di Cleveland, viene rilevata dall’ex giocatore Roger Dorn dalla pestifera ex presidentessa, Rachel Phelps. Ma i componenti della squadra sono ormai demotivati: Pedro Cerrano, imponente battitore di colore, si è convertito al buddismo e manifesta amore per il prossimo al posto dell’antica aggressività; Rick Vaughn ha abbandonato il look eccentrico, la motocicletta rombante e la simpatica Nikki per mettersi con la seducente bionda Flannery, che lo ha rivestito a nuovo e ridotto ad un ridicolo manichino pubblicitario; Willie Mays Hayes, un nero superveloce, si è fatto male interpretando un mediocre film; Jake Taylor, animatore della squadra, ha un ginocchio malato, ma insiste per giocare, finchè un infarto all’allenatore Lou Brown lo convince a prendere il suo posto. Altri giocatori sono il giapponese Isuro Tanaka, che sviene urtando nel muro di cinta; Rube Baker, detto Patata, che non riesce a restituire la palla al lanciatore se non pensa alle didascalie di Playboy. Nonostante una miriade di contrattempi e la forma pessima di Rick che sbaglia i vari lanci, la squadra vince i nazionali ed arriva agli open, dove, grazie al ritorno di Rick con Nikky e al risveglio di Cerrano, che media la dolcezza buddista con il furore samurai instillatogli a forza di insulti da Tanaka, sconfigge nella finale l’odiata squadra rivale della vicina Chicago, proprio con un micidiale lancio di Rick.

Valutazione Pastorale

è impossibile non sentire in un ambiente maschio e violento come quello del baseball espressioni grossolane, ma non sembra comprensibile che le parolacce o i doppi sensi possano addirittura costituire il fulcro del dialogo, inframmezzato ogni tanto da espressioni “normali”. Ci sono ad esempio le filippiche di un tifoso amareggiato per la scarsa forma del suo idolo Rick, che consentono di compilare agevolmente, da sole, un piccolo dizionario moderno di grossolanità. Detto questo, resta da considerare se un film sul baseball possa ancora interessare un pubblico ormai allenato a sopportare qualsiasi cosa, e quindi anche pellicole come questa.

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