MARADONA – LA MANO DE DIOS

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Avidità, Denaro, Droga, Famiglia, Sport
Genere
Biografico
Regia
Marco Risi
Durata
113'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Italia, Spagna
Titolo Originale
Maradona - La mano de Dios
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Manuel Valdivia, Cesar Vidal, Manuel Rios Manuel Valdivia, Cesar Vidal, Manuel Rios, Leonardo Bechini
Musiche
Pivio & Aldo De Scalzi
Montaggio
Patrizio Marone

Orig.: Italia/Spagna (2006) - Sogg.: Manuel Valdivia, Cesar Vidal, Manuel Rios, Leonardo Bechini - Scenegg.: Manuel Valdivia, Cesar Vidal, Manuel Rios - Fotogr.(Scope/a colori): Marco Onorato - Mus.: Pivio & Aldo De Scalzi - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 113' - Produz.: Elide Melli per Comedy Film.

Interpreti e ruoli

Marco Leonardi (Diego Armando Maradona), Julieta Diaz (Claudia Maradona), Gonzalo Alacorn (Diego bambino), Abel Ayala (Diego adolescente), Juan Leyrado (Guillermo Coppola), Pietro Taricone (Gianni), Eliana Gonzalez (Claudia adolescente), Giovanni Mauriello

Soggetto

La difficile infanzia in una famiglia povera e numerosa alla periferia di Buenos Aires; la rivelazione del grande talento calcistico; l'inizio dell'attività nelle squadre giovanili. Il passaggio dal Boca Juniors all'Europa: prima al Barcellona poi al Napoli. I malori sempre più frequenti dovuti al consumo di cocaina; la positività al controllo antidoping durante i Mondiali 1994 negli Stati Uniti. E' la vita di Diego Armando Maradona, idolo del calcio e nemico di se stesso.

Valutazione Pastorale

Maradona é un personaggio 'difficile'. Trovare l'approccio giusto per parlare della sua biografia non è cosa agevole né immediata. Marco Risi ci ha provato, qualcosa è andata bene, qualche altra meno. Ma non poteva essere che così. Si parla di una persona che ancora oggi entra ed esce dagli ospedali in una continua lotta con la salute, i farmaci le durezze del proprio carattere. Il copione non va troppo a fondo in passaggi importanti (troppo tirata via la parte napoletana), indulge in ripetizioni, procede tra sbalzi temporali cedendo un po' sul piano del melò a discapito di una secchezza documentaristica forse impossibile da raggiungere. Emerge bene l'atteggiamento arrogante di chi, una volta famoso e ricco, pensa di essere al di sopra di tutti e che tutto gli sia lecito. Ci sono la tristezza, la superbia, la prepotenza, la voglia, nonostante tutto, di non perdere l'affetto della moglie delle figlie. Contraddittorio il personaggio, e così anche la messa in scena del copione. Un buon punto di partenza per chi ha voglia di capirne qualcosa di più. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplicistico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e ripreso anche nell'ambito dell'argomento "cinema/sport".

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