MARITI IN AFFITTO

Valutazione
Inconsistente, grossolano
Tematica
Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Ilaria Borrelli
Durata
90'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Guido Freddi
Montaggio
Collen Sharp

Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Ilaria Borrelli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Paolo Ferrari - Mus.: Guido Freddi - Montagg.: Collen Sharp - Dur.: 90' - Produz.: Massimo Cristaldi.

Interpreti e ruoli

Maria Grazia Cucinotta. (Maria), Pierfrancesco Favino (Vincenzo), Brooke Shields (Charline), Chevy Chase (Paul), Franco Iavarone (Peppino), Diego Serrano

Soggetto

Maria vive a Procida con i due figli piccoli e, per guadagnare qualcosa, crea sandali da spiaggia che vende alle comitive di turisti. Aspirante scultore, il marito Vincenzo è partito per l'America tre anni prima e da nove mesi non si fa sentire. In realtà le lettere che invia sono requisite dal bieco Peppino, che vorrebbe sposare la donna. Dopo l'ennesimo rifiuto, Maria prende i pochi soldi rimasti e arriva a New York. Qui ben presto scopre che Vincenzo ha una nuova moglie, l'americana Charline attualmente incinta. Dopo la sorpresa iniziale, Maria cerca di organizzarsi. Riesce a trovare lavoro presso la televisione privata dove Charline era impegnata in una televendita. Paul, il titolare, appurato che i sandali di Maria possono diventare fonte di guadagno, cerca di rubare l'idea e di brevettarla. Qui entra in scena Vincenzo che sventa la minaccia e riacquista credibilità presso la prima moglie. Ora Maria e Charline si mettono insieme a vendere sandali in tv. Quando chiedono all'agenzia un marito in affitto, si presenta Vincenzo, che spera di essere perdonato. Maria si fa arrivare da Procida il materiale per i sandali, e riesce a sfrattare l'odiato Peppino.

Valutazione Pastorale

All'interno di una storia già vista la ricerca di qualcosa di nuovo si esaurisce di fronte ad una serie infinita di stereotipi e di luoghi comuni. Se qualche curiosità poteva emergere circa la presenza di queste agenzie che offrono i 'mariti in affitto', lo spunto resta del tutto di contorno, reso insignificante da una disarmante piattezza narrativa. Il ritmo soporifero, i dialoghi approssimativi, le ambientazioni povere e con evidenza usate al risparmio, la presenza di alcuni attori americani che aspettano solo di espletare il loro compitino e di andarsene, danno l'idea di un prodotto modesto e sconclusionato, in cui i motivi di interesse sono prossimi allo zero. Dal punto di vista pastorale, il film, privo di qualunque impatto, è da valutare come inconsistente, e qua e là grossolano. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendone ben presente la generale superficialità. In altre occasioni, l'utilizzazione può essere evitata.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV