MASTER & COMMANDER: sfida ai confini del mare

Valutazione
Accettabile, realistico**
Tematica
Avventura, Guerra, Letteratura, Mare
Genere
Avventuroso
Regia
Peter Weir
Durata
135'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Master & Commander: the far side of the world
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Weir, John Collee ispirato ai romanzi di Patrick O'Brian
Musiche
Iva Davies, Christopher Gordon, Richard Tognetti
Montaggio
Lee Smith

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: ispirato ai romanzi di Patrick O'Brian - Scenegg.: Peter Weir, John Collee - Fotogr.(Scope/a colori): Russell Boyd - Mus.: Iva Davies, Christopher Gordon, Richard Tognetti - Montagg.: Lee Smith - Dur.: 135' - Produz.: Samuel Goldwyn jr., Duncan Henderson, John Bard Manulius, Peter Weir.

Interpreti e ruoli

Russell Crowe (cap. Jack Aubrey), Paul Bettany (Stephen Maturin), James D'Arcy (Tom Pullings), Edward Woodall (William Mowett), Chris Larkin (cap.Howard), Max Pirkis (Blakeney), Jack Randall (Boyle), Lee Ingleby (Hollom), Robert Pugh (Allen), Ian Mercer (Hollar), Max Benitz . (Calamy)

Soggetto

Aprile 1805. Nel pieno dell'offensiva napoleonica che minaccia tutta l'Europa, il britannico capitano di vascello Jack Aubrey riceve l'ordine di inseguire fare priogioniera la nave francese Aucheron. Nei mari del Sud America, dalle coste brasiliane in giù verso Capo Horn e poi alle Galapagos, Aubrey lancia la propria nave Surprise all'inseguimento dell'imbarcazione nemica, che è più grande, più attrezzata, più potente e che già una volta lo ha messo in scacco. Il viaggio è lungo e la fatica cresce, insieme a privazioni e malumori. Aubrey deve fronteggiare non solo l'irrequietezza dell'equipaggio ma anche le diverse idee del medico di bordo, il dott. Maturin, studioso di scienza e di natura e contrario alla guerra. Intorno ad un oceano indifferente, ora gonfio e turbolento, ora calmo e piatto, Aubrey deve dare a tutti forti e convincenti motivazioni ("La Surprise è l'Inghilterra"), infliggere punizioni corporali, essere padrone quando occorre e padre per i piccoli allievi aggregati alla spedizione. Infine, con uno stratagemma, l'Aucheron viene attirata vicino, attaccata e sconfitta. Ma il comandante francese a sua volta inganna Aubrey fingendosi il medico di bordo, e riuscendo a fuggire. L'obiettivo comunque é raggiunto.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film che segna il recupero pieno dei cosiddetti 'generi', ossia quel cinema dal taglio narrativo immediatamente identificabile e di grande impatto visivo. Film d'avventura, e non solo, come si dice in questi casi, emozionante e coinvolgente. Per Jack Aubrey l'Aucheron diventa una specie di Moby Dick, la balena bianca, l'ossessione di una sfida che è anche personale ma che deve diventare quella di tutti per la difesa della Patria e della libertà. Il piccolo vascello si trasforma allora nel luogo in cui si sintetizzano e si scontrano i grandi temi della società: e Aubrey ha bisogno di mostrarsi autoritario e allo stesso tempo di far capire le differenze tra comando e governo, tra disciplina e anarchia, tra tirannia e condivisione degli obiettivi per il bene comune. Diretto da Peter Weir con il solido mestiere che lo contraddistingue, interpretato con aderenza da Russell Crowe, il film è tratto da una serie di romanzi di successo: ulteriore dimostrazione del debito che il cinema ha verso la letteratura, perchè quando una storia è ben scritta vale già mezzo film. Dal punto di vista pastorale, le azzeccate sfumature psicologiche e un'atteggiamento certo non celebrativo della guerra e della violenza inducono a valutare il film come accettabile e nell'insieme realistico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre anche in seguito, come occasione di forte e convincente spettacolo.

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