MATCH POINT

Valutazione
Ambiguità, Discutibile, dibattiti*
Tematica
Giustizia, Male, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Woody Allen
Durata
124'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Gran Bretagna, Stati Uniti
Titolo Originale
Match Point
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Alisa Lepselter

Orig.: Gran Bretagna/Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Woody Allen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Remi Adefarasin - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Alisa Lepselter - Dur.: 124' - Produz.: Letty Aronson, Gareth Wiley, Lucy Darwin.

Interpreti e ruoli

Jonathan Rhys Meyers (Chris), Scarlett Johansson (Nola), Emily Mortimer (Chloe), Matthew Goode (Tom), Brian Cox (Alex), Penelope Wilton (Eleonor), James Nesbitt, Ewen Bremner, Rupert Penry Jones .

Soggetto

A Londra il giovane Chris, avendo deciso di lasciare la carriera professionistica, trova lavoro come maestro di tennis in un circolo esclusivo ed elegante. Qui conosce Tom che lo invita a casa e gli presenta sua sorella Chloe. I due sono figli di un ricco uomo d'affari e vivono tra grandi agiatezze. Chloe si innamora di Chris il quale, attratto dalla possibilità di una impensata scalata sociale, ricambia l'affetto che in breve li porta al matrimonio. Anche Tom era fidanzato con Nola, un'americana sempre in attesa del provino giusto per sfondare come attrice. I due si lasciano, ma nel frattempo Chris ha conosciuto Nola, ha perso la testa per lei e non più farne a meno. Chris e Nolas diventano amanti, e lui escogita mille sotterfugi per stare con lei. La situazione precipita quando Nola dice a Chris che é incinta, chiedendogli inoltre di lasciare subito la moglie. Chris fa finta di accettare, ma sa di non volerlo fare. Di fronte all'insistenza delle minacce di Nola, non gli resta altro da fare che ucciderla, facendo credere ad un delitto a scopo di rapina. Così in effetti succede. Dopo qualche incertezza, la polizia archivia la morte di Nola come l'omicidio commesso da un drogato in cerca di soldi. E Chris festeggia in famiglia la nascita del suo primo figlio.

Valutazione Pastorale

Arrivato ai settanta anni, con 35 film diretti a partire dal 1969, quasi tutti incentrati su sé stesso, sul proprio ruolo di intellettuale a Manhattan, luogo di rifugio dalle intemperie del mondo esterno, Woddy Allen offre due motivi di attenzione: come in poche altre occasioni, si riserva solo il ruolo di regista; la vicenda esce dai confini newyorchesi e approda a Londra. Inoltre il resoconto della scalata sociale di un giovane e delle terribili conseguenze della sua ambizione si muove lungo la linea di una drammaticità via via più chiusa e compatta, che prevede pochi spazi per l'umorismo, peraltro amarognolo e ben poco rilassato. Quando la vita senza limiti di Chris si inceppa, si apre per lui il baratro delle scelte estreme. Ecco allora che Allen va al fondo di quei dilemmi etici che mettono di fronte ragione e follia, rispetto e disprezzo, colpa e pentimento. Nei tortuosi labirinti di queste domande sul senso morale delle nostre azioni, Allen inserisce il Caso (maiuscolo) come motore di tutti gli accadimenti, quasi annullando il libero arbitrio. Facendo restare il delitto impunito, Allen costruisce un microcosmo buio e pessimista che sembra precludersi spazi di speranza. E tuttavia il 'sistema' Allen é meno monolitico di quanto voglia far sembrare. Certo dal punto di vista pastorale il film é da valutare come discutibile, segnato da forti ambiguità ma anche adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. Da proporre per avviare riflessioni sugli importanti argomenti sopra indicati. Stessa cura verso i più piccoli é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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