MAX E JEREMIE DEVONO MORIRE

Valutazione
Inaccettabile, Negativo
Tematica
Genere
Film Noir
Regia
Claire Devers
Durata
100'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
MAX ET JEREMIE
Distribuzione
Artisti Associati
Soggetto e Sceneggiatura
Bernard Stora, Claire Devers Ispirato al romanzo "Les lamentations de Jeremiah" di Teri White
Musiche
Philippe Sarde
Montaggio
Marie Castro

Sogg.: Ispirato al romanzo "Les lamentations de Jeremiah" di Teri White - Scenegg.: Bernard Stora, Claire Devers - Fotogr.: (panoramica/a colori) Etienne George - Mus.: Philippe Sarde - Montagg.: Marie Castro- Dur.: 100'- Produz.: Les Films Alain Sarde, TF1 Film Productions

Interpreti e ruoli

Philippe Noiret (Max), Christopher Lambert (Jeremie), Jean-Pierre Marielle (Almeida), Charles Assas (Nick Costa), Christophe Odent (Cohen), Feodor Chaliapin jr. (Marberg), Thierry Gimenez ) (Richard), Jean-Pierre Miquel, Josè Quaglio, Christine Dejoux, Michèle Laroque, Volker Marek, Patick Rocca

Soggetto

ingaggiato ogni tanto da una banda come killer di complemento, ma insoddisfatto del lavoro, il giovane Jérémie è incaricato di uccidere un certo Max. Tanto Jérémie è scriteriato e un po' balordo, quanto l'altro è un quieto pensionato, elegante e dai gusti raffinati, un killer professionista, diventato scomodo a qualcuno che conta. Il giovane rimane subito affascinato da modi ed esperienza di Max, il cui assassinio gli ripugna, mentre l'altro anche se ha capito benissimo il retroscena lo prende a ben volere e lo accoglie in casa e, poiché per 700 milioni ha accettato da un anziano boss di uccidere Nick Costa (altro capo malavitoso), tiene Jérémie come complice. Per l'attentato i due sono acquattati fra i cespugli di un parco privato: mentre una parte della villa salta in aria (l'apprendista si è incaricato dell'esplosivo) , Max ha mirato alla testa di Costa, mentre questi si trovava in piscina. Per i soldi, tuttavia, è andata male: il boss che aveva ingaggiato Max è frattanto deceduto nel suo letto. Nella notte successiva qualcuno lancia un micidiale ordigno nel bell'alloggio dell'anziano killer: Max accusa il giovane (in realtà l'attentato è stato eseguito dal mandante di Jéremie, insofferente per il ritardo) e lo caccia di casa sdegnato, ma l'altro ritorna. Il discepolo non può ormai più fare a meno del maestro e i due partono insieme verso il Midi della Francia dove Max ha una villa, non senza che questi abbia prima ritirato dalla cassaforte di un lussuoso hotel (vi ha una camera-rifugio) una cospicua somma. Da tempo un funzionario di polizia (Almeida) spia Max, senza mai essere riuscito ad incastrarlo. L'improvviso arrivo di Jérémie ha smosso l'interesse di Almeida, che segue i due sulla Costa Azzurra. Poiché esce regolarmente dalla villa per le provviste, Jérémie viene bloccato dai suoi mandanti e sollecitato ad eliminare il suo padrino. Il giovane, ormai affezionato a quest'ultimo, nicchia ma, durante una cena in giardino, si verifica un fuoco infernale e Max viene gravemente ferito, mentre Jérémie si getta a terra, rispondendo alla sparatoria ed eliminando i due sicari venuti ad uccidere il suo mèntore e lui stesso. Max non vuole medici e ospedali e si toglie da solo una pallottola penetratagli nell'addome; Jérémie è arrestato da Almeida (e duramente picchiato da un suo agente). Poi Max patteggia con coloro che lo volevano morto (consegna un compromettente taccuino, con tanto di nomi e di cifre, in cambio della vita); Almeida si impossessa del taccuino ma, alla vigilia del pensiomento e forse toccato dal sincero affetto di Max e del pupillo, lascia perdere: quei due stanno troppo bene insieme.

Valutazione Pastorale

un film "noir" che si immerge in un reticolo psicologico (i rapporti tra i due, ma nulla di torbido, come qualcuno potrebbe adombrare, per ravvisarci qualcosa di più oltre l'affetto spontaneo). Il dialogo è ottimo, con notazioni acute e, al momento giusto, venature malinconiche o amarognole. Il contorno è adeguato. È, dunque, quella che si definisce una "accoppiata vincente" a condurre il gioco, con il contrappunto del poliziotto deluso, prossimo pensionato lui pure paradossalmente amico dopo decenni di appostamenti e routine dell'elegante Max. Va da sé che Philippe Noiret primeggia. Raffinato, signore nei gesti , sempre con la sua aria esperta e sorniona: però lucido e spietato, quando spara e uccide in totale freddezza. A paragone, Christopher Lambert è fin troppo quèrulo e goliardico. Il problema si pone sotto il profilo di una valutazione responsabile: Max e Jérémie sono e restano degli assassini a pagamento. Anche se il giovane è già tarato, l'opera del maestro è pur sempre di perfezionamento ed il suo carisma non può essere certo apprezzato, in presenza di una complicità criminale che non ha scusanti, neppure quelle dell'affetto.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV