MEMORIE E DESIDERI

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Donna, Malattia, Matrimonio - coppia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Niki Caro
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Nuova Zelanda
Titolo Originale
Memory and desire
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione

Orig: Nuova Zelanda (1997) - Sogg. e scenegg. : Niki Caro - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Dion Beebe - Mus. : Peter Scholes - Montagg. : Margot Francis -Dur. : 90' - Produz. : Owen Hughes.

Interpreti e ruoli

Yuri Kinugawa (Sayo), Eugene Nomura (Keiji), Joel Tobeck (Nod), Yoko Narahashi . (signora Nakajima)

Soggetto

Il corpo senza vita di Keiji, giovane giapponese, emerge su una spiaggia della Nuova Zelanda. La moglie Sayo lo abbraccia disperata. Poco prima loro due erano inetnsamente abbracciati e uniti dalla passione. Erano andati in Nuova Zelanda per sposarsi e passare la luna di miele lontano dal tono di disapprovazione di Nakajima, madre di lui, da sempre contraria alla loro unione. All'inizio, nonostante la felicità e l'entusiasmo, Keiji non riusciva a consumare il matrimonio. Ma Sayo, paziente e comprensiva, gli mostrava affetto sempre più grande. Finchè, in una grotta isolata vicina al mare, i due avevano dato compimento alla loro unione. Keiji si era poi allontanato per una passeggiata ed era tragicamente annegato. Adesso Sayo riporta a Tokyo la salma. Nakajima la accoglie in casa e decide di dividere il dolore con lei. Ma il resto della famiglia non é d'accordo, tutti la incolpano della morte di Keji. Il rito del funerale diventa per Sayo una vuota formalità. Allora la donna sente che per ritrovare lo spirito del marito deve tornare in Nuova Zelanda. Raggiunge la grotta del loro ultimo incontro e implora Keji di perdonarla e di tornare da lei. Il paesaggio naturale intorno le porta la pace che aveva invano cercato.

Valutazione Pastorale

Tratto da una raccolta di racconti dello scrittore Peter Well, il film indaga un tema certo non nuovo ma sempre carico di inquietudine:l'amore intenso, perfetto e troppo desiderato non può durare, e la felicità é un traguardo da raggiungere poco per volta, senza lasciarsi andare ad eccessi. Il film si risolve in una sorta di denuncia delle conseguenze procurate da sentimenti eccessivamente gridati e dall'incombere della fatalità. Oltre a questo, interessanti e nuovi sono gli scenari dentro i quali si svolge il racconto. Le atmosfere, il dipanarsi delle emozioni, il succedersi degli avvenimenti sono filtrati da due punti di vista inediti: quello neozelandese e quello giapponese, due mondi, due culture, due differenti tipi di approccio nei contronti dell'amore e della morte ( suggestiva la sequenza della cerimonia funebre a Tokyo). Dal punto di vista pastorale, quindi, il film nell'alternarsi di momenti più o meno validi è da valutare come discutibile, problematico e da suggerire per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in occasioni mirate, dove sia possibile riflettere sulle suggestioni che propone, soprattutto come occasione di conoscenza e di confronto con due realtà sociali e culturali (Giappone,Nuova Zelanda) molto lontane da noi.

Le altre valutazioni

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