MICHAEL

Valutazione
Incosistente, banalità
Tematica
New age
Genere
Fantastico
Regia
Nora Eprhon
Durata
108'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MICHAEL
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Nora Ephron, Delia Ephron, Pete Dexter, Jim Quinlan Pete Dexter, Jim Quinlan
Musiche
Randy Newman
Montaggio
Geraldine Peroni

Sogg.: Pete Dexter, Jim Quinlan -Scenegg.: Nora Ephron, Delia Ephron, Pete Dexter, Jim Quinlan - Fotogr.: (panoramica / a colori) John Lindley - Mus.: Randy Newman - Montagg.: Geraldine Peroni - Dur.: 108' - Produz.: Sean Daniel, Nora Ephron, James Jacks

Interpreti e ruoli

John Travolta (Michael), Andie McDowell (Dorothy Winters), William Hurt (Frank Quinlan), Bob Hoskins (Vartan Malt), Robert Pastorelli (Huey Driscoll), Jean Stapleton (Pansy Milbank), Teri Garr (Esther New-berg), Wallace Langham, Joey Lauren Adams, Carla Gugino, Tom Hodges, Catherine Lloyd Burns, Richard Schiff

Soggetto

Al settimanale National Mirror arriva la notizia dell'esistenza di Michael, un angelo con la barba incolta e un paio di grosse ali. Il giornalista Frank Quinlan parte per l'Iowa per fare uno scoop, ma il direttore del giorna-le gli affianca il reporter Huey e l'esperta e appena assunta Dorothy. A casa dell'anziana signora Millbank, avviene l'incontro con questo angelo un po' strano che si comporta da playboy, balla nei locali notturni, beve molta birra, fuma e si produce in miracoli proprio quando uno non se lo aspetta. Frank e Dorothy cercano di convincersi che si tratta di un bluff, ma intanto fanno amicizia tra loro e, quando il viaggio sta per finire, passano una notte insie-me. Tornati a Chicago, l'angelo rivela di aver esaurito il proprio tempo sulla Terra, e resta senza vita, Frank e Dorothy si trovano in disaccordo nei con-fronti del direttore del giornale, Frank si dimette. I due si lasciano, ma dopo qualche tempo si ritrovano e lui le chiede di sposarlo. Da lontano Michael e la signora anziana osservano soddisfatti il loro lavoro.

Valutazione Pastorale

La commedia è fragile è slegata, impostata su una visione della figura dell'angelo che tende di continuo ad abbassarne la spiri-tualità. Un angelo quasi esclusivamente "terreno", tipico di un contesto cul-turale come quello americano rivolto ad un edonismo immediato e tangibile. Ne deriva un film ben condotto, chiuso da un finale sentimentale ma, dal punto di vista pastorale, resta vuoto e superficiale. Utilizzazione: Si tratta di un prodotto esclusivamente commerciale, che con qualche attenzione, può essere utilizzato in programmazione ordinaria, senza volergli attribuire più importanza di quella che ha. L'argomento "angeli" è di attualità nella cultura e nel cinema, e ciò potrebbe indurre a inserire il film in contesti più selezionati, ma certo con poco profitto.

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