MILLE PEZZI DI UN DELIRIO

Valutazione
Inaccettabile, Farneticante
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Nicolas Roeg
Durata
90'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
TRACK 29
Distribuzione
Penta Classic
Soggetto e Sceneggiatura
Dennis Potter
Musiche
Stanley Myers
Montaggio
Tony Lawson

Sogg. e Scenegg.: Dennis Potter - Fotogr.: (panoramica/a colori) Alex Thompson - Mus.: Stanley Myers - Montagg.: Tony Lawson - Dur.: 90' - Produz.: Rick Mac Callum - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Theresa Russell (Linda), Gary Oldman (Martin), Christopher Lloyd (Henry), Sandra Bernhard (Stein), Collen Camp (Arlanda), Seymour Cassel, Leon Rippy, Vange Coluig, Kathrin Tomlinson

Soggetto

il matrimonio tra Linda e Henry è in crisi: lei che sempre più spesso cerca aiuto nell'alcool invano tenta di aprire un dialogo col marito medico tutto preso non tanto dal suo lavoro in ospedale quanto dal suo ossessivo hobby per i modellini di treni. Quando Linda e la sua amica Arlanda, incontrano in un bar uno stravagante giovanotto inglese, Martin, venuto in America per cercare sua madre che l'abbandonò alla nascita, Linda rimane sconvolta poiché Martin rassomiglia in maniera impressionante all'uomo che la violentò a quindici anni e la rese madre. Inizia per Linda una serie di angosciosi incubi: sola tutto il giomo incomincia a vedere Martin dappertutto e crede che quel ragazzo sia il bimbo che le fu strappato tanti anni prima. Anche il giovanotto sembra riconoscerla e tra i due ha inizio uno strano e morboso rapporto fatto di amore e di odio, di attrazione e di repulsione, di espansività e di violenza. Intanto Henry in ospedale viene aspramente rimproverato dal primario per la sua negligenza sul lavoro e per la sua relazione poco chiara con l'infermiera Stein che viene licenziata. Ma all'uomo tutto ciò importa poco, poiché è completamente preso dal congresso dell'associazione amatori dei trenini di cui è presidente. In quell'occasione fa un bel discorso che riscuote enorme successo e promette all'amica che starà sempre con lei e lascerà la moglie. Nel frattempo a casa di Linda la situazione precipita: la donna ha paura delle sue reazioni ed è preoccupata della sua salute mentale. Martin sta diventando violento e lei sempre più ubriaca ed incosciente. Immagina di distruggere tutti i trenini di Henry che ormai disprezza anche per la sua impotenza. Chiama disperatamente Arlanda la quale sopraggiunge ma che non può far altro che costatare lo stato confusionale dell'amica. Arriva anche Henry che ha una violenta discussione con la moglie. Arlanda va via: Linda resta in casa ed Henry trova i suoi trenini intatti. Ma improvvisamente viene brutalmente ucciso in una sorta di orribile trasfert. Successivamente Linda elegantemente vestita e rasserenata lascia la casa degli incubi e sale in macchina per una destinazione ignota.

Valutazione Pastorale

è un film che lascia sgomenti, pieno di situazioni confuse, poco chiare, contraddittorie e prive di logica: lo spunto della violenza subita dalla protagonista da adolescente che ha conseguenze traumatiche sulla sua vita di donna, del delirio allucinatorio tipico degli alcoolizzati, del deprimente rapporto coniugale con un uomo pieno di problemi poteva essere interessante. Ma il regista non ha saputo sviluppare i temi in modo adeguato mancando di approfondimento psicologico e di equilibrio dando vita soltanto ad un prodotto scombinato appesantito per di più da una sceneggiatura molto carente. Anche gli attori recitano in modo poco convincente e forzato. Sono proprio poche le inquadrature indovinate, davvero troppe invece le incongruenze, le situazioni erotiche gratuite, ambigue e morbose.

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