Presentato in Concorso alla 77a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia
Interpreti e ruoli
Romola Garai (Eleanor Marx), Patrick Kennedy (Edward Aveling), John Gordon Sinclair (Friedrich Engels), Philip Gröning (Karl Marx), Emma Cunniffe (Laura Marx), Felicity Montagu (Helene Demuth), Karina Fernandez (Olive Schreiner), Oliver Chris (Friedrich "Freddy" Demuth)
Soggetto
Inghilterra 1883, Eleanor Marx è la terza figlia del noto filosofo tedesco Karl Marx, studiosa e appassionata paladina dei diritti delle donne e in generale delle classi più povere nella Londra di fine XIX secolo. Lo sguardo della regista si muove tra volto pubblico e privato della giovane, raccontando la sua tormentata relazione con il drammaturgo Edward Aveling.
Valutazione Pastorale
Alla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia è stata già due volte la regista romana Susanna Nicchiarelli, classe 1975: la prima nel 2009 con “Cosmonauta”, esordio accolto molto bene da critica e pubblico; la seconda nel 2017 dove ha aperto e vinto la sezione Orizzonti con il biopic “Nico, 1988” dedicato agli ultimi anni della cantante tedesca voce dei Velvet Underground. Ora finalmente arriva in concorso a Venezia 77 (2020) e la sua prova si conferma notevole, con un film in costume realizzato in Inghilterra e dedicato alla figura di Eleanor Marx, la terza figlia del noto filosofo tedesco. La Nicchiarelli compone un ritratto forte e sofferto di una donna, appunto Eleanor Marx, su cui grava il peso di un’eredità intellettuale ingombrante, quella del padre Karl interpretato dal regista Philip Gröning. Nicchiarelli ci mostra una Eleanor pubblica niente affatto remissiva, anzi si batte a voce grossa per i diritti degli invisibili, in primis donne, operai e disagiati, sposando pienamente le idee socialiste. Il profilo privato è invece fragile, schiacciata dal peso di una relazione appassionata ma discontinua, alla lunga deludente. Rende con grande capacità tutte queste sfumature esistenziali la brava Romola Garai, che fa di Eleanor un personaggio sfaccettato e decisamente attuale. E al di là della puntuale ricostruzione storica dell’Inghilterra vittoriana quello che emerge con chiarezza dal film “Miss Marx” è la qualità della regia di Susanna Nicchiarelli, così robusta, presente e con una chiara idea di cinema. L’autrice romana non lascia nulla al caso, ma cesella il racconto con soluzioni visive incisive e vigorose, puntellandolo con scariche di musica punk-rock che danno un twist intrigante e attuale al tutto. Ancora, bellissima l’intuizione di abbinare questi lampi musicali con istantanee d’epoca, foto d’archivio delle contestazioni sociali di operai e cittadini. Un film da apprezzare soprattutto per la sua regia, elemento che già da solo costituisce il cuore del racconto. Dal punto pastorale il film “Miss Marx” è da valutare come complesso, problematico e adatto per approfondimenti storici. In ambito educativo, è consigliato un accompagnamento.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni di dibattito per approfondimenti sulla figura storica di Eleanor Marx, sul ruolo delle donne nella società inglese-occidentale di fine XIX secolo. Attenzione ai minori per alcuni temi trattati, tra cui il suicidio; da utilizzare in presenza di un educatore.