MONSTER’S BALL-L’ombra della vita

Valutazione
Discutibile, scabrosità*
Tematica
Carcere, Famiglia - genitori figli, Male, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Marc Forster
Durata
110'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Monster's ball
Distribuzione
O1 Distribution
Montaggio
Matt Chesse

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Milo Addica, Will Rokos - Fotogr.(Scope/a colori): Roberto Schaefer - Mus.: - Montagg.: Matt Chesse - Dur.: 110' - Produz.: Lee Daniels - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Billy Bob Thornton (Hank Grotowski), Halle Berry (Leticia Musgrove), Peter Boyle (Buck Grotowski), Heath Ledger (Sonny Grotowsky), Sean Combs (Lawrence Musgrove), Mos Def (Ryrus Cooper), Coronji Calhoun (Tyrell Musgrove), Taylor Simpson (Lucile), Gabrielle Witcher (Betty), Amber Rules . (Vera)

Soggetto

Un penitenziario di campagna nella Georgia. Andato in pensione l'anziano padre Buck ora a casa ormai quasi immobile, il figlio Hank ne ha preso il posto come capo del braccio della morte. Con Hank ha appena cominciato a lavorare anche suo figlio Sonny, tanto tranquillo e remissivo quanto il padre e il nonno sono invece corrosi da un profondo odio razziale. Il prossimo condannato a morte è l'uomo di colore Lawrence Musgrove. Hank vuole che le ultime ore del condannato passino secondo i suoi desideri, e lo affida al figlio. Sonny però perde il controllo, la situazione si complica. Hank allora rimprovera pesantemente il figlio nel bagno della prigione, trattandolo da incapace e smidollato. La scena si ripete a casa, e stavolta Sonny dapprima punta la pistola contro il padre, poi la rivolge contro di sè e spara. Seppellito il figlio vicino alla moglie di Buck, anche lei suicida, Hank dà le dimissioni dal carcere. Intanto, dopo l'esecuzione, Leticia, la moglie di Lawrence, ha accettato un lavoro come secondo turno di notte in una tavola calda dove va spesso Hank. In una serata di pioggia, Hank vede Leticia sulla strada con il figlio ferito in un incidente e la soccorre. Il figlio non ce la fa. Ora Hank invita Leticia a casa, lei gli parla dei suoi terribili dolori, poi i due hanno un rapporto improvviso e forte. Solo la mattina dopo Hank realizza che il marito di lei era quello che lui ha accompagnato a morire. Quando compra una pompa di benzina, Hank la chiama a lavorare con lui. Quindi, esasperato dalle continue frasi offensive, decide di accompagnare il padre in una casa di riposo. Leticia viene cacciata di casa. Ancora una volta Hank è pronto ad accoglierla. Riapre la stanza di Sonny. Qui Leticia scopre due disegni fatti dal marito prima di morire: sono i ritratti di Hank e Sonny. Lei ora ha capito chi è Hank, ma quandi lui torna, le dice che la trova bella e che forse potrebbero vivere bene insieme. Leticia e Hank restano seduti in silenzio sulla porta di casa.

Valutazione Pastorale

Il regista Marc Forster, svizzero di nascita, spiega: "...La mia speranza era di fare un film che svelasse delle emozioni piuttosto che delle azioni. Ho cercato di ottenere un'inflessibile onestà di emozioni dai miei attori, nella speranza che potessimo raccontare una storia di sconfitta e di redenzione con la stessa risonanza ottenuta da alcuni dei grandi film degli anni '70. Tuttavia ero alla ricerca anche di un'estetica moderna: rendere un senso di isolamento in un mondo affollato dalla complessità, pieno di personaggi che combattono per superare i compromessi della loro condizione". Il contorno é proprio quello della profonda provincia americana, un mondo chiuso, appartato, isolato da qualunque prospettiva di verifica sociale. All'interno di questo microcosmo la tragedia è in agguato, la sconfitta incombe, la redenzione forse può arrivare. La compattezza della regia, la capacità di dare forza espressiva anche alle atmosfere, alle sfumature ambientali, a piccoli oggetti rende credibile il percorso dei protagonisti, e proietta il loro silenzio finale in una prospettiva di speranza. Soprattutto Halle Berry/Leticia (premio Oscar) fa intuire con una serie di sguardi i sentimenti che la attraversano a fianco dell'uomo che ha mandato a morire il marito. Storia forte e lucida, e film assai valido che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, dovendo segnalare le scabrosità contenute nelle scene dei rapporti tra i due protagonisti. UTILIZZAZIONE: ricordato il divieto ai minori di 14 anni, il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e più opportunamente da proporre come ritratto, interiore e psicologico, di uno spaccato triste di vita americana.

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