MOONACRE – I SEGRETI DELL’ULTIMA LUNA

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Adolescenza, Avventura, Film per ragazzi, Letteratura
Genere
Fantastico
Regia
Gabor Csupo
Durata
103'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Francia, Gran Bretagna, Ungheria
Titolo Originale
The Secret of Moonacre
Distribuzione
Moviemax
Soggetto e Sceneggiatura
Lucy Shuttleworth, Graham Alborough tratto dal romanzo "Little White Horse" di Elizabeth Goudge
Musiche
Christian Henson
Montaggio
Julian Rodd

Orig.: Gran Bretagna/Ungheria/Francia (2008) - Sogg.: tratto dal romanzo "Little White Horse" di Elizabeth Goudge - Scenegg.: Lucy Shuttleworth, Graham Alborough - Fotogr.(Scope/a colori): David Eggby - Mus.: Christian Henson - Montagg.: Julian Rodd - Dur.: 103' - Produz.: Michael Cowan, Meredith Garliek, Samuel Adida, Monica Penders, Jason Piette.

Interpreti e ruoli

Ioan Gruffudd (sir Benjamin), Dakota Blue Richards (Maria), Tim Curry (Coeur de Noir), Natascha McElhone (Loveday), Juliet Stevenson (miss Heliotrope), August Prew (Robin), Andy Linden (Marmaduke Scarlet), Michael Webber . (Digweed)

Soggetto

Morto il padre, la 13enne Maria Merryweather deve lasciare la vita a Londra e trasferirsi in campagna, nel maniero di Moonacre di proprietà dello zio Benjamin. Il castello é grande e misterioso, circondato da un fitto bosco con predoni in agguato. Inoltre lo zio è ancora implicato in una antica contesa con la famiglia De Noir. Più tardi si scopre che Maria è in realtà l'ultima principessa della Luna e che, ritrovando alcuni fili di perle prima del sorgere della 5000esima luna, potrà porre fine all'odio tra i contendenti. Aiutata da strani alleati incontrati nel palazzo, Maria riesce a trovare le perle, e a far riappacificare in tempo le due famiglie.

Valutazione Pastorale

Ispirandosi ad un popolare romanzo per ragazzi, il copione recupera in modo suggestivo atmosfere e paesaggi di un'Inghilterra quasi Dickensiana. Proprio il contesto (che inevitabilmente rimanda anche a Harry Potter) imprime sul racconto l'impronta della fiaba di stampo classico. Forse la conclusione (sull'orgoglio da mettere da parte per fare pace) risulta un po' "guidata" e insistita, e c'è qualche libertà espressiva che stona (il brigante con il cappello anni 60). Ma nell'insieme il film ben si adatta ad un pubblico infantile, e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile, e del tutto semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre come spettacolo di buon livello per bambini e ragazzi.

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