MUCH LOVED

Valutazione
Complesso, scabrosità, dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia, Politica-Società, Potere, Sessualità, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Nabil Ayouch
Durata
103'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Francia, Marocco
Titolo Originale
Zin Li Fik
Distribuzione
Cinema di Valerio De Paolis
Musiche
Mike Kourtzer
Montaggio
Damien Keyeux

Orig.: Francia/Marocco (2015) - Sogg. e scenegg.: Nabil Ayouch - Fotogr.(Panoramica/a colori): Virginie Surdej - Mus.: Mike Kourtzer - Montagg.: Damien Keyeux - Dur.: 103' - Produz.: Eric Poulet, Said Hamich, Nabil Ayouch - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Loubna Abidar (Noha), Asmaa Lazkar (Randa), Halima Karaouane (Soukaina), Sara Elmhamdi Ealaloui (Hlima), Abdellah Didane . (Said)

Soggetto

Quattro donne (Noha, Randa, Soukaina, Hlima) nella Marrakech di oggi fanno le prostitute. Piene di dignità e indipendenza nel loro regno al femminile, le donne riescono a superare la violenza della società marocchina, accettando i rischi, i compromessi, alcune umiliazioni che arrivano dalla frequentazione con uomini volgari e sicuri di sé. La complicità tra loro e la capacità di non cedere al pessimismo le aiutano a sperare in tempi migliori.

Valutazione Pastorale

Dopo la presentazione al Festival di Cannes nel maggio scorso, passaggi del film hanno cominciato a circolare su youtube. E si è aperto il caso. Grande scandalo, e reazioni adeguate. Il film è stato dichiarato fuori legge, non proiettabile, il regista e le protagoniste hanno avuto assegnata una scorta. Nel momento in cui il Marocco lo ha vietato per grave offesa alla morale corrente, per il regista l'obiettivo è diventato quello di riuscire a farlo 'vedere' al pubblico. Non per darne subito un giudizio positivo o negativo ma almeno per superare l'idea del 'divieto', della proibizione, della limitazione alla libertà individuale. Noi oggi vediamo il film è sentiamo che il regista si lascia andare ad una denuncia forte e diretta, "una realtà -dice- lontana dai miti, senza concessione né falsi pudori. Alzare il velo...". Certo il tono del gioco erotico in qualche passaggio si fa azzardato, forse affidato ad immagini sopra le righe non del tutto necessarie. Ma colpire duro vuol dire anche creare uno shock, uno sgomento, un sussulto di incredulità. Si tratta di aiutare la società marocchina a non fermarsi a ostinati stereotipi. Un film può ancora svolgere il ruolo di disturbatore di situazioni cristallizzate. E' il compito che si è assunto questo titolo che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, certamente segnato da scabrosità e da affidare a dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare con molta attenzione, anche tenendo conto del divieto ai minori di 14 anni. Da proporre ad un pubblico maturo in grado di rapportare certi eccessi delle immagini al taglio simbolico di 'provocazione' e di denuncia di una situazione compressa nel conflitto tra antico e moderno.

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