MUTANDE PAZZE

Valutazione
Inaccettabile, Avvilente
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Roberto D'Agostino
Durata
99'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
MUTANDE PAZZE
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Roberto D'Agostino, Fiorenzo Senese
Musiche
Gianni Mazza
Montaggio
Antonio Salvatore Siciliano

Sogg. e Scenegg.: Roberto D'Agostino, Fiorenzo Senese - Fotogr.: (panoramica/a colori) Alfio Contini - Mus.: Gianni Mazza - Montagg.: Antonio Salvatore Siciliano - Dur.: 99' - Produz.: Officina Cinematografica, Penta Film

Interpreti e ruoli

Monica Guerritore (Amalia), Eva Grimaldi . (Stefania), Barbara Kero, Debora Call, Irma Capece Minutolo, Sergio Vastano, Emilio Lavella, Raul Bova, Giovanni Visentin, Umberto Raho, Aldo Busi, Venantino Venantini, Marisa Merlini

Soggetto

la giovane Alessia fa la valletta in uno show televisivo e tenta di sedurre un funzionario che le viene temporaneamente "soffiato" da una collega. In seguito, grazie ai "buoni uffici" della madre, riesce ad invitarlo a cena, e ad esternargli la sua disponibilità nonostante il disturbo arrecato dall'improvviso rientro del fratello gay. In seguito Alessia lascia il funzionario perché un ministro, visto un suo film dimostrativo, vuole conoscerla intimamente, cosa che non ha difficoltà ad ottenere. La quarantenne Amalia presenta uno show salutista televisivo mattutino per casalinghe, e farebbe, e fa, di tutto per ottenere la conduzione di una trasmissione in prima serata. È sposata con un individuo cui non lesina insulti e tradimenti a ripetizione. Si serve dapprima dell'appoggio d'un onorevole, ma poi riesce, scoprendo le tendenze masochiste del direttore della rete televisiva, a divenirne l'amante e ad ottenere il sospirato cambio di fascia oraria. La destituzione, per motivi di rimpasto politico, del protettore la getta nello scoramento. La formosa Stefania fa la fotomodella per pubblicità erotica ed ha un'amica, Beatrice, apparentemente dedita agli studi universitari. Stefania ha lasciato la natìa Verona e passa da un uomo all'altro sia per diporto sia per poter finalmente trovare l'aggancio giusto per avere il ruolo principale in un film licenzioso. Un produttore, durante un incontro galante, le promette un appuntamento col noto regista Crass, mentre Beatrice fa compagnia alla madre di Stefania, giunta improvvisamente da Verona, in una pizzeria per lesbiche dove un mister muscoli fa lo spogliarello. Beatrice, visto che Crass non conosce Stefania, si reca al provino che consiste nell'esibizione delle rotondità posteriori, che sembrano ossessionare il regista, e finisce per "usurpare" il posto all'amica, che, una volta scoperto il tradimento, ingaggia con lei una furibonda lite durante una serata di gaia televisiva dove, tra le varie amenità, si possono ammirare la controfigura di Sgarbi, presa a ceffoni, e lo scrittore Aldo Busi che non ha problemi di mostrarsi completamente nudo.

Valutazione Pastorale

le vicende narrate corrono parallele nel film, intrecciandosi e sovrapponendosi di continuo. Si potrebbe pensare ad un film satirico, o almeno ad un grottesco che tenta di stigmatizzare i comportamenti di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo: ma invano, perché questa pellicola non è altro che un coacervo di immagini, sequenze e dialoghi di una turpitudine e volgarità raramente viste in una "commedia brillante", genere cui il film vorrebbe apparentarsi. Quello che poi risulta veramente indisponente nella sua ipocrisia sono i siparietti in cui le protagoniste rivelano con disarmante candore le motivazioni "profonde" del loro agire.

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