MYSTIC RIVER

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti**
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Letteratura, Male
Genere
Drammatico
Regia
Clint Eastwood
Durata
137'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Mystic river
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Brian Helgeland tratto dal romanzo di Dennis Lehane
Musiche
Clint Eastwood
Montaggio
Joel Cox

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: tratto dal romanzo di Dennis Lehane - Scenegg.: Brian Helgeland - Fotogr.(Scope/a colori): Tom Stern - Mus.: Clint Eastwood - Montagg.: Joel Cox - Dur.: 137' - Produz.: Robert Lorenz, Judie G.Hoyt, Clint Eastwood.

Interpreti e ruoli

Tim Robbins (Dave Boyle), Sean Penn (Jimmy Markum), Kevin Bacon (Sean Devine), Laurence Fishburne (Whitney Powers), Marcia Gay Harden (Celeste), Laura Linney (Annabeth)

Soggetto

Da bambini Jimmy, Dave e Sean giocavano insieme per le strade di un quartiere periferico di Boston. Ma un giorno Dave è stato prelevato da alcuni adulti, ha subito una terribile violenza e quando è tornato per lui e per gli altri niente è stato più come prima. Sono passati 25 anni. Ora la figlia diciannovenne di Jimmy viene trovata morta e intorno a questo nuovo, tragico episodio i tre sono costretti a ritrovarsi: Sean, oggi poliziotto, è incaricato delle indagini; Dave è il principale sospettato, avendo incontrato la ragazza in un locale il sabato sera a tarda ora. Mentre Sean cerca di ricostruire i fatti, Celeste, moglie di Dave, si convince della colpevolezza del marito e, disperata, lo riferisce a Jimmy. Costui, uomo dai modi energici e malavitosi, mette alle strette Dave, lo fa confessare e poi lo uccide con un coltello. Più tardi Sean capisce che si é trattato di un fatale errore. Gli assassini sono altri due ragazzi. Jimmy resta in libertà ma il rimorso di aver sbagliato resta dentro come un incubo.

Valutazione Pastorale

'Una tragedia americana' potrebbe essere il sottotitolo di questa storia dai forti risvolti drammaturgici e psicologici. Il tema della 'violenza' così frequente e quasi connaturato alla vita americana attraversa il copione come un inquietante filo conduttore, accompagnando i tre protagonisti dall'infanzia all'età matura lungo un percorso che diventa snodo esistenziale, spinta non rinviabile verso scelte morali, atteggiamenti etici, cambiamenti difficili. Il 'non uccidere' aleggia sullo svolgersi dei fatti nel contrasto quasi primordiale ma centrale tra la coscienza della legge impersonata da Sean e l'istinto del malavitoso impersonato da Jimmy. Dave, in mezzo, è quello che ha subito la violenza da piccolo e ora si rassegna a subirne una da adulto. Il passato trascolora nel presente, il perdono si arrende di fronte alle difficoltà del comunicare, la famiglia non basta a coprire i vuoti del dolore profondo. Così la giustizia, intesa come legge regolatrice della società, quando ormai è troppo tardi, e la cattiva coscienza ha prevalso sul desiderio di pietà. Diretto con tensione narrativa e con immagini di commozione da Clint Eastwood, il film è un amaro apologo sull'America contemporanea, sulle ferite della follia che la ragione non è capace di rimarginare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, certamente problematico e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: in programmazione ordinaria il film si rivolge ad un pubblico adulto. I temi che propone possono poi essere approfonditi in occasioni mirate, entrando meglio nelle molte suggestioni della storia. Attenzione per i minori è da tenere anche in vista dell'utilizzo di VHS e DVD.

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