Prod.: Lucky Red, RTI
Interpreti e ruoli
Massimo Ghini (Franco Rispoli), Ricky Memphis (Walter Bianchini), Martina Stella . (Giulia Rossi), Paola Minaccioni (Marisa Rispoli), Biagio Izzo (Cameriere), Massimo Ciavarro (Roberto Di Leo), Andrea Osvart (Berta)
Soggetto
In vista del Natale, una delegazione politica italiana, guidata dal capo del governo, arriva in Ungheria per una visita ufficiale. Oltre alla prevista agenda politica, il Premier è intenzionato a trascorrere qualche piacevole momento in compagnia di una giovane onorevole dell’opposizione. Il loro incontro è però subito funestato da inopportuni imprevisti…
Valutazione Pastorale
Bisogna ricordare che si tratta del primo film girato dopo la scomparsa di Carlo Vanzina nel luglio 2018 e dopo un lavoro comune cominciato nel 1976. Enrico precisa di aver scritto la sceneggiatura nelle sue prime versioni insieme a Carlo, che però non ha potuto firmarla: “perché il contratto con Lucky Red è avvenuto dopo la sua scomparsa. L’ultima versione, quella diciamo più politica, l’ho scritta da solo”. Seguiamo ancora Enrico: "la forza di questa sceneggiatura nasce da due elementi. Il primo è la commedia 'Out of Order' di Ray Cooney, dalla quale è tratta (…) il secondo elemento è l’idea di inserire all’interno di un farsa un tema di osservazione politica, generalmente poco frequentato dal cinema italiano. (…) Il testo teatrale si svolgeva tutto dentro la suite di un Grande Hotel. Carlo e io abbiamo cercato con la scrittura di “uscire” il più possibile all’esterno, adattando la storia a un trama con più aria narrativa (…)”. Sono frasi che aiutano a entrare meglio in un film che, in teoria, ha avuto più padri (Carlo, Enrico, infine Marco Risi), in realtà vanta un marchio unico e indelebile, quel Vanzina’s touch attaccato con forte e splendida continuità sulle scansioni della commedia italiana. Da “Luna di miele in tre” (citato in un passaggio) a oggi Carlo ed Enrico hanno affrontato e sottoposto la commedia a rivoluzioni di ogni genere, piegandone gli esiti a ogni possibile variante, e sempre restano fedeli ad un unico imperativo: far riconoscere lo spettatore nelle storia narrate e metterlo di fronte allo specchio della realtà del momento, tra cronaca e storia. Così qui, non c’è uno stile vecchio ma c’è quello mai passato di moda di situazioni divertenti e paradossali, che inducono al sorriso e sfociano nel coinvolgimento. Magari però usando nomi, fatti, situazioni rinnovati e attuali. Insomma, puntando su una scrittura di impeccabile precisione e su un gruppo di attori pronti a stare al gioco, il film scorre rapido e sciolto, quasi senza toccare il passare del tempo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prototipo di commedia italiana che segnala il cambiare dei tempi, senza mutare niente dei modi di interpretare questi cambiamenti.