NECROPOLIS – LA CITTA’ DEI MORTI

Valutazione
Futile, velleitario
Tematica
Male, Movimenti e sette, Storia, Tematiche religiose
Genere
Horror
Regia
John Erick Dowdle
Durata
93'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
As Above, So Belowe
Distribuzione
Universal Pictures International Italia
Musiche
brani vari
Montaggio
Elliot Greenberg

Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e scenegg.: Drew Dowdle, John Eric Dowdle - Fotogr.(Panoramica/a colori): Léo Hinstin - Mus.: brani vari - Montagg.: Elliot Greenberg - Dur.: 93' - Produz.: Patrick Aiello, Drew Dowdle.

Soggetto

La spinta a realizzare qualche scoperta clamorosa è difficile da cancellare. Così ecco un gruppo di giovani esploratori americani e inglesi calarsi nei sotterranei e negli infiniti cunicoli esistenti nel sottosuolo di Parigi. L'obiettivo è svelare il mistero circa un'importante pezzo mancante della Storia. Per la ricerca la ragazza, che si ritiene la più esperta, si affida a remote teorie della filosofia ermetica, una dottrina mistica che cerca il punto d'incontro tra il microcosmo dell'individuo e il macrocosmo dell'universo. Una volta scesi sottoterra, i componenti del gruppo perdono ben presto il controllo della situazione. Le direzioni si incrociano, gli spazi si restringono, il respiro diventa difficile, e, per di più, affiorano cadaveri e ossa appartenenti ad un lontano passato. Quando comincia a prevalere la paura, alcuni perdono la vita. Solo dopo lunghi tentativi, si riesce a recuperare la ridalità all'aria aperta. Stanca ma non scoraggiata, la ragazza dice che l'importante è fare esperimenti in nome della verità.

Valutazione Pastorale

La tendenza è quella di spremere il più possibile ogni novità e di farla diventare presto una vecchia abitudine. L'horror è un genere con tante sfumature e varianti; la macchina da presa come occhio narrante e coprotagonista si è sostituita da tempo al punto di vista dell'io narrante, e finge di riprendere una verità nel momento in cui si compie. E' il "mockumentary", un finto documentario, una finta realtà: a dire il vero, un tutto finto che dovrebbe introdurre metafore per niente elevate. I generi allora assumono su di sè il compito di monitorare lo "stato dell'unione". Come sta l'America? Se lo chiedeva di recente "Into the storm", se lo chiede anche questo "Necropolis", per quanto ambientato sotto Parigi. Questi ragazzi che vagolano senza certezze nel buio dei cunicoli sono il prototipo di una gioventù USA in preda ai tremori di orizzonti ormai chiusi e bui? Questa Parigi nella quale i superstiti tre riemergono è l'ultimo baluardo di vita in un mondo restato nel baratro delle troppr guerre di conquista? O, appunto, di finta liberazione, al pari di questi finti film? Di certo, dopo tanti viaggi negli interspazi stellari e cose viste che voi umani ecc...oltre ogni confine conosciuto, qui si torna nel recinto bloccato della storia passata.E anche qui il mistero abbonda. Ma quello finto, di comodo, occasionale. Come il film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e nell'insieme velleitario.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, senza indurre a grandi entusiasmi, per appassionati del genere e mettendo sull'avviso un pubblico più impressionabile. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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