NELLA VALLE DI ELAH

Valutazione
Accettabile, problematico **
Tematica
Famiglia, Giustizia, Guerra, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Paul Haggis
Durata
120'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
In the Valley of Elah
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Paul Haggis Mark Boal & Paul Haggis
Musiche
Mark Isham
Montaggio
Jo Francis

Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg.: Mark Boal & Paul Haggis - Scenegg.: Paul Haggis - Fotogr. (Scope/a colori): Roger Deakins - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Jo Francis - Dur.: 120' - Produz.: Laurence Becsey, Patrick Wachsberger, Steven Samuels, Darlene Caamano Loquet, Paul Haggis.

Interpreti e ruoli

Tommy Lee Jones (Hank Deerfield), Charlize Theron (Emily Sanders), Susan Sarandon (Joan Deerfield), James Franco (serg. Carnelli), Jonathan Tucker (Mike Deerfield), Frances Fisher (Evie), Jason Patric (ten. Kirklander), Josh Brolin (Buckwald), Wes Chatham (caporalmagg. Penning), Mehcad Brooks (soldato scelto Ennis Long), Victor Wolf . (soldato scelto Robert Ortiez)

Soggetto

Nel suo primo fine settimana a casa dopo aver combattuto in Iraq, il soldato Mike Deerfield scompare misteriosamente. Il padre Hank, ex membro della polizia militare, e sua moglie Joan non sanno come spiegare l'accaduto. A mano a mano però che emergono indizi, quella che sembrava una semplice sparizione assume le sembianze di un crimine tenuto nascosto. Mike é morto ma le indagini sul fatto, che Hank mette in atto insieme alla poliziotta Emily, sono ostacolate da silenzi e reticenze. La verità che alla fine emerge fa capire come la guerra abbia cambiato per sempre i tre soldati accusati dell'omicidio del loro commilitone.

Valutazione Pastorale

Le guerre che gli americani combattono lontano da casa sono sempre brutte e sporche. E anche tornare a casa non risolve i problemi. Sulle scorie lasciate dagli eventi bellici, sugli scompensi caratteriali che ogni guerra lascia 'dentro' chi l'ha combattuta, sulla incapacità da parte di ragazzi giovani di gestire un difficile equilibrio nella vita civile, punta il dito questo severo, pamphlet scritto e diretto da Haagis. L'autore lancia un gelido e insieme straziato appello a far prevalere le ragioni dell'umanità e della coscienza su quelle del calcolo e dell'opportunismo. Tutt'altro che semplicisticamente pacifista, il copione indica che si é ormai arrivati ad una linea di confine: l'America ha bisogno di fermarsi, di riflettere, di pensare in termini di collaborazione e non di supremazia. Emblematica e carica di senso, l'immagine finale con la bandiera a stelle e strisce rovesciata, segno della richiesta di aiuto. Segnale di un film tutt'altro che antiamericano, ma semmai di forte impegno civile e rivolto a tutti. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e senz'altro problematico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in molte occasioni per discutere sui temi di grande attualità che affronta.

Le altre valutazioni

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