NEVERLAND – Un sogno per la vita

Valutazione
Raccomandabile, poetico***
Tematica
Bambini, Famiglia, Letteratura, Malattia, Teatro
Genere
Fiabesco
Regia
Marc Foster
Durata
106'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Finding Neverland
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
David Magee tratto dal testo teatrale "The Man Who Was Peter Pan" di Allan Knee
Musiche
Jan A.P. Kaczmarek
Montaggio
Matt Chesse

Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: tratto dal testo teatrale "The Man Who Was Peter Pan" di Allan Knee - Scenegg.: David Magee - Fotogr.(Scope/a colori): Roberto Schaefer - Mus.: Jan A.P. Kaczmarek - Montagg.: Matt Chesse - Dur.: 106' - Produz.: Richard N. Gladstein, Nellie Bellflower.

Interpreti e ruoli

Johnny Depp (James Matthew Barrie), Kate Winslet (Sylvia Llewelyn Davies), Julie Christie (Emma du Maurier), Radha Mitchell (Mary Ansell Barrie), Dustin Hoffman (Charles Frohman), Freddie Highmore (Peter Llewelyn Davies), Joe Prospero . (Jack Llewelyn Davies), Nick Roud (George Llewelyn Davies), Luke Spill (Michael Llewelyn Davies), Kelly Macdonald (Peter Pan), Kate Maberly (Wendy)

Soggetto

Nella Londra dei primi anni del 1900, James Matthew Barrie é uno scrittore tetrale di successo anche se un po' bizzaro per la disperazione del suo impresario Charles. Sposato con Mary ma poco incline a passare del tempo con lei, Barrie preferisce andarsene a spasso nel parco di Kensington. Qui un giorno conosce quattro ragazzi piccoli di varia età e, poco dopo, anche la loro madre, la vedova Sylvia Llewelyn Davies. A poco a poco, malgrado la disapprovazione della madre di lei e il risentimento della moglie, Barrie diventa una persona di famiglia, soprattutto per i giochi che fa con i bambini, inventando per loro mirabolanti favole che fa recitare. Così un giorno nasce l'idea di Peter Pan e dell'Isola che non c'é. E' un testo molto difficile e un po' enigmatico. Barrie riesce a metterlo in scena, nonostante la disperazione di Charles che è molto scettico sull'esito. Arriva invece un grande successo (anche grazie alla presenza tra il pubblico di bambini), ma subito dopo quella felicità è interrotta dalla conferma che Mary ha una grave malattia. Barrie fa recitare Peter Pan a casa della donna. Poi Mary muore ma lui decide di restare accanto ai ragazzi.

Valutazione Pastorale

I riferimenti sono tutti veri. Va aggiunto che il testo di "Peter Pan", nato come lavoro teatrale, fu pubblicato solo nel 1911 come romanzo dal titolo "Peter e Wendy" e che il ruolo di Peter Pan fu interpretato per la prima volta da una donna e così rimase fino al 1982, quando venne scritturato un uomo. Barrie si presenta dunque come personaggio a sua volta affascinante e complesso: anche contraddittorio per quel legame rifiutato con la moglie, per quel mondo fantastico descritto con tanta facilità dietro suggestioni esterne. Certo il copione è strutturato in modo abile e coinvolgente. Ci sono dolori e disagi della vita quotidiana che lo sguardo di Barry scavalca e annulla. La fantasia aiuta a volare più alto, a cogliere ciò che non si vede, un'armonia superiore alla quale bisogna dare fiducia. L'infanzia negata di quei bambini privi di genitori potrà tornare, immaginando di vederla ancora, la madre, credendoci e avendo fede. Così Peter Pan non è solo l'adulto che non vuole crescere ma anche il bambino che vorrebbe crescere troppo presto. Peter Pann è la sfida della nostra capacità di aprirci al gioco come veicolo di comunicazione con gli altri. Ottime riscostruzioni d'ambiente, delicatezza di situazioni, sensibilità nell'affrontare passaggi difficili: per questo il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come raccomamdabile e nell'insieme poetico. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in molte occasioni successive anche per un pubblico di ragazzi.

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