NOI NON SIAMO COME JAMES BOND

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Cinema nel cinema, Famiglia, Malattia, Metafore del nostro tempo
Genere
Drammatico
Regia
Mario Balsamo
Durata
73'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Hasenso srl in collaborazione con Lo Scrittoio
Musiche
Teho Teardo
Montaggio
Benni Atria, Tommaso Orbi

Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Mario Balsamo, Guido Gabrielli - Fotogr.(Normale/a colori): Andrea Foschi, Sabrina Varani, Simone Pierini - Mus.: Teho Teardo - Montagg.: Benni Atria, Tommaso Orbi - Dur.: 73' - Produz.: Hasenso Production in collaborazione con Mir Cinematografica e RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Mario Balsamo (se stesso), Guido Gabrielli (se stesso), Daniela Bianchi . (se stessa)

Soggetto

Nel 1985 Guido e Mario, amici del cuore, fanno il loro primo viaggio insieme. Trenta anni dopo, decidono di partire per una nuova avventura, facendosi domande sull'esistenza e sulla malattia: le memoria d'epoca si sovrappongono infatti alal vita di oggi,segnata per entrambi dalla lunga battaglia contro il tumore. Da Sabaudia a Perugia per Umbria Jazz da Milano a Roma, i due mettono in cantiere un incontro con Sean Connery, l'agente 007 della loro gioventù, eroe bello e immortale. La raggiungono per telefono in Scozia e lui si scusa di non poter parlare a lungo perché malato e stanco.

Valutazione Pastorale

"Io sottoscritto, Mario Balsamo, ho avuto un tumore e l'ho raccontato dal vero e da(l) vivo. Dopo che me l'hanno estirpato, ho sentito il bisogno di parlarne e ho coinvolto Guido, il fratello maggiore che non ho mai avuto, 'tumorato' come me e prima di me. Gli ho proposto di fare un film sulle nostre malattie, dove si ridesse, anche: anzi, soprattutto". Il risultato è esattamente così: un prodotto di esemplare semplicità, che non ambisce ad essere complicato o cerebrale, a porsi domande esistenziali e metafisiche, a tracciare bilanci o rivendicare meriti. Prevale la serenità di una cronaca svelta e disincantata, capace di lasciarsi andare ai ricordi senza cedere alla nostalgia. Sullo sfondo resta la malattia, da esorcizzare con grande forza d'animoe con l'aiuto consolatorio del cinema, della mitologia del grande schermo, della creazione artistica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e, con più pertinenza, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che il copione propone. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisvi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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