Orig.: Italia (2018) - Sogg. : Cristiana Mainardi - Scenegg.: Cristiana Mainardi con Marco Tullio Giordana - Fotogr.(Scope/a col.): Vincenzo Carpineta - Mus.: Dario Marianelli - Montagg.: Francesca Calvelli, Claudio Misantoni - Dur.: 90' - Produz.: Lionello Cerri per Lumière & Co. con RAI CINEMA.
Interpreti e ruoli
Cristiana Capotondi (Nina), Valerio Binasco (Marco Maria Torri), Stefano Scandaletti (Luca), Michela Cescon (avv.ssa Tina Della Rovere), Bebo Storti (don Roberto Ferrari), Laura Marinoni (avv.ssa Arabella Rossi), Anita Kravos (Alina), Stefania Monaco (Giovanna), Renato Sarti (don Gino), Patrizia Punzo. (Franca Tozzi), Patrizia Piccinini (Monica), Vanessa Scalera (Sonia Talenti), Linda Caridi (Cecilia Torri), Adriana Asti (Ines)
Soggetto
Da Milano Nina si trasferisce in un piccolo paese della Lombardia per lavorare in una residenza per anziani benestanti. Qualche giorno dopo il suo arrivo, viene convocata da Marco Maria Torri, dirigente della sua struttura, che si prende con lei libertà improprie...
Valutazione Pastorale
Il tema è dichiarato con chiarezza dall'inizio. Ci sono ancora oggi in Italia tante giovani donne il cui obiettivo principale è lavorare e assicurare un futuro alla propria famiglia(in questo caso una bambina). Non è possibile pensare che al primo incontro con il tuo superiore, costui si lasci andare a gesti da intendersi come pressioni e minacce. Siamo appunto all'interno delle 'molestie' sul posto di lavoro che sono una realtà scomoda e fastidiosa. Come devono comportarsi le donne che si trovano a subire tali non richieste attenzioni? Il nodo del copione parte da qui, declinato in prospettiva femminile e del tutto omogeneo al successivo svolgimento in più parti, che a poco a poco diventano un legal thriller e una storia drammatica con risvolti etici. Al tirar delle somme di fronte a Nina, donna fragile e coraggiosa, si pone come evidente l'uso gratuito dell'elemento religioso. Il ritratto che esce dal racconto è infatti quello di una Chiesa con pochi scrupoli, dedita agli affari e al tornaconto economico. E di questa presenza si stentano a capire le motivazioni autentiche. Per questo il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da riprendere in occasioni mirate per avviare riflessioni in primo luogo sull'argomento delle molestie sulle donne; e inoltre sulle motivazioni che hanno indotto gli sceneggiatori ad ambientare la vicenda in una struttura ecclesiastica.